venerdì 28 settembre 2007

Oggi se ne avessi voglia...

Oggi se ne avessi voglia potrei parlare dell'inquadratura sul fondo schiena delle miss, del Pianto di Mike, della sua rabbia esplosa contro un tapiro - niente paura è solo quello di "striscia", della commozione di Sandra Lonardo in Mastella che dichiara di ricevere tante lettere di solidarietà che raccoglierà in un libro - spero devolvi il ricavato di tanta solidarietà in beneficenza -, dell'indignazione di suo marito, dell'effetto Grillo che fa perdere i voti alla sinistra, di Berlusconi che se la ride come al solito - incredibile come riesca a trarre profitto da ogni situazione -, di politica e di anti- politica (spesso coincidono. purtroppo!), delle soliti ed inutili discussioni su cosa è satira e su quello che non lo è - strano che a parlarne siano spesso coloro che ne vengono colpiti -
.... Del paese che non è migliore dei politici che lo governano - denunce dei redditi ridicole, dichiarazioni isee inverosimili per ottenere un posto di lavoro sottopagato (guerra fra poveri), potrei raccontare del tizio che in treno, seduto accanto a me con il suo impermeabilino beige mi ha rivelato candidamente di essere entrato all'inps (dirigente, così ha detto lui) per vie traverse - sa, mi occupo un po' di politica! Potrei soffermarmi del ritorno di Anna Falchi in TV.... Non aspettavamo altro, no? Oppure ci si potrebbe attardare sul problema del caro-libri - alcuni giorni fa in una trasmissione televisiva parlavano dell'argomento confrontando un libro di matematica new edition con quello dello scorso anno, stesso contenuto ma diversa copertina per la modica differenza di costo di 10, dico 10 euro...
cazzarola, ma è quello che ho appena acquistato- lo giuro!
Mi piacerebbe interrogarmi sul perché il goal di Totti in fuorigioco è regolare mentre quello di Trezeguet -che non era in fuorigioco- è stato annullato !!!???
... Si, se ne avessi voglia potrei parlare di tutte queste cose e di altre altrettanto dilettevoli, ma oggi non mi va....dopo aver visto quello che succede ai monaci tibetani che manifestano pacificamente in Birmania, dopo aver letto l'articolo di Padre Benjamin che condivido in gran parte, no, non ho proprio voglia di dibattere - non so se per modestia o presunzione, fate voi - su quello che maggiormente viene trattato con dovizia da gran parte dei nostri Media, cioè del nulla! Ciao.

martedì 18 settembre 2007

come un incontro inaspettato e casuale può dare spunto ad alcune riflessioni

L'altro giorno mentre stavo sistemando la mia libreria mi sono imbattuto in alcuni scritti di Don Milani che possedevo da alcuni anni; mi sono soffermato sulla "lettera ai cappellani militari" , risposta ad un comunicato pubblicato dalla Nazione di Firenze il 12 febbraio 1965 scritto dai cappellani in merito all'obiezione di coscienza; ho letto a mio figlio quelle pagine ad alta voce - normalmente Luca non ama questa sorta di imposizione letteraria ( un tempo non era così!) ritenendo, a ragione, il leggere una questione personale, intima - ma questa volta non ha minimamente protestato ed ha ascoltato in religioso silenzio lo scorrere delle parole del priore, parole profetiche, di una forza e di una attualità inaudite.
Sono parole che affrontano il tema della pace, della guerra - oggi diventato purtroppo così attuale - sfiorano il concetto di Patria, "chi sono gli italiani e chi gli stranieri?"
Parla della Costituzione, oggi continuamente "tradita", si schiera e prende posizioni nette, sa bene chi siano i carnefici e chi le vittime, non come qualche nostro contemporaneo che vuole, in nome di una presunta pacificazione, mettere tutti sullo stesso piano, una pacificazione che non nascerà certamente dall'ipocrisia e dalla menzogna; esalta la democrazia ed il socialismo, vocaboli, oggi, spesso utilizzati a sproposito stravolgendone il significato più alto, vanificando così tutti gli sforzi di chi ha cercato e cerca di renderli sistemi politici compiuti, compresi e condivisi...
C'è fra le tante una frase che mi ha particolarmente colpito, non perché più importante delle altre ma perché leggerla è stato come mettere del sale su una ferita ancora aperta, mi ha ricordato in questi giorni di anti-politica, di anti-tasse, di anti-tutto che quello che per me ( non solo per me ) fino a ieri era importantissimo - anche perché mi dava la sensazione di "contare qualcosa", di partecipare-, si stava lentamente e inesorabilmente spegnendo; la frase è questa...."le uniche armi che approvo sono nobili e incruenti: lo sciopero e il voto".
Ora capite come possano stridere parole come queste, oggi, che buona parte della gente è disillusa e non sa più che pesci pigliare e come reazione, vuol rifiutare l'unica "arma"civile che ha a disposizione, rassegnata ad un immutabile grigiore...
Di chi è la colpa di tutto questo? Del potere politico, di quello economico ? Certamente si! Il Potere di ogni specie, come sempre fa il suo gioco ed ha delle grosse ed imperdonabili responsabilità, ma noi, il popolo, la gente , gli uomini e le donne delle nostre belle ed opulenti società (fino a quando!?) noi siamo davvero senza colpa, cosa abbiamo fatto in questi anni, dove è finita la nostra capacità critica la nostra capacità di indignarci!?
La parola sciopero oramai da tempo suona come obsoleta e fastidiosa e presto sparirà dal nostro vocabolario - hanno chiesto al lavoratore di mettersi nei panni dell'altro per non disturbare eccessivamente con le proprie richieste senza chiedere all'altro di mettersi nei panni del lavoratore (la cosa buffa è che spesso sono facce della stessa medaglia) - svilendo così il senso stesso di questa forma civile di protesta!

Potrebbe perciò suonare incoerente il mio pensiero, visto lo scetticismo che provo nei confronti della più alta forma di partecipazione di questi ultimi anni che dopo i Girotondi di Moretti, è stata il V-day: non per le motivazioni, più che fondate e le richieste esposte e gridate dai leader del movimento e dai partecipanti alla manifestazione ma perché essendo io un abituale frequentatore del Blog di Grillo mi sono reso conto leggendo i vari commenti che, se da una parte esiste un collante che può saldare diversi modi di pensare, come la richiesta di serietà, di onestà e di efficienza rivolta alla nostra vecchia ed attuale classe dirigente, che non può più oramai sottrarsi alle sue responsabilità, dall'altra, la cosa che mi preoccupa maggiormente è che non ci si limiti alla protesta che a mio parere è sempre legittima e va costantemente ripeto utilizzata, ma che ci si voglia, con fare spocchioso, sostituire all'attuale classe politica, trasformandosi così in un altro partitino che dovrà, per sopravvivere per forza adeguarsi ai soliti compromessi insiti nel fare politica e allora a chi avrà giovato tutto questo? Dove è la novità? ... Senza poi parlare delle diversità evidenti che vi sono fra coloro che fanno parte del popolo dei così detti Grillini - differenze che saranno anche il sale della democrazia, ma quando si deve decidere di cose fondamentali come, politiche sociali, guerra, ecologia, ecc. ecc. sarebbe meglio non ci fossero!
A volte sento frasi come: - i politici devono ascoltare quello che la gente vuole, le nostre esigenze- scusate ma siamo davvero sicuri che la Politica non lo abbia fatto fatto in questi anni, non abbia comperato il nostro silenzio e il nostro consenso con molto meno di trenta denari!!!????
...Il mio modesto parere è che bisogna smettere di ragionare con la pancia, usiamo di più la testa...e ogni tanto guardiamoci allo specchio; non per sentirci in colpa ma per riflettere sul perché siamo giunti a questo punto... dove eravamo quando tutto è cominciato?
Ci siamo forse dedicati un po' troppo a noi stessi, al nostro piccolo orticello dimenticando che viviamo in comunità!?
Bisogna ripartire dalle nostre famiglie che sono microcosmi, dalla nostra cerchia di amicizie e poi uscire e comunicare con altri le proprie idee, le proprie paure, confrontarsi e soprattutto indignarsi... e poi riappropriarsi di una parola che negli ultimi tempi è in disuso: coerenza..mi sono veramente rotto di chi predica e razzola male!.. Se quello che ci interessa veramente è il rispetto delle regole impariamo a rispettarle noi per primi e se vogliamo che non ci siano più i "furbetti del quartierino" cerchiamo di non imitarli -nel nostro piccolo- per favore!!!
In questi anni abbiamo delegato sempre di più, lo facciamo in continuazione, a scuola sul lavoro in politica, deleghiamo e non partecipiamo e poi ci lamentiamo che qualcuno, visto il nostro disinteresse faccia il suo di "interesse"!!!
Ammettiamolo una buona volta: - siamo un paese infantile e spesso ipocrita-.
Un amico mi ha detto: tutti ci lamentiamo dell'inquinamento, del traffico però siamo tutti ben felici quando arrivano incentivi vari per l'acquisto di un auto, la rottamazione ecc. ecc.
mai nessuno che dica ma perché quei soldi non li usiamo per incentivare il servizio pubblico(carrozze per i treni, autobus non inquinanti) vogliamo l'aria pulita ma vogliamo una, due , tre auto per famiglia... pensate che chi è preposto a fare indagini di mercato non lo sappia...guardate quanti spot sulle automobili ci sono in questo periodo!
Sempre più macchine sempre più grosse e in contrapposizione chiusura dei centri con tanto di cartelli "Domenica aria pulita "... Ma, parafrasando Totò "Fattemi il piacere! " -Più testa e più coerenza per favore.

Sia ben chiaro che io non voglio assolutamente deresponsabilizzare chi ci amministra ma sono fermamente convinto che noi possiamo -se lo vogliamo- cambiare le cose!!!. e a questo proposito sono d' accordo con Beppe Grillo quando dice che la politica la si fa da quando ci si alza al mattino, andando a fare la spesa, accendendo la televisione, con ogni nostro piccolo gesto e con ogni nostra parola, anche quella più insignificante. Ciao

P.S. consiglio di dare un'occhiata anche a lettera ai giudici e naturalmente lettera una professoressa

martedì 11 settembre 2007

divagazioni etno-ecologiche con moralina finale

Sono tornato a casa in autobus; era piuttosto pieno. Guardandomi attorno mi son accorto che la maggior parte dei viaggiatori erano stranieri, non turisti, ma nordafricani, bionde signore ucraine , ragazzi nigeriani e senegalesi, qualche orientale e due o tre indigeni, italiani intendo.
"L'AM (Tram) dovrebbe fare un monumento agli extracomunitari" - ho pensato - visto che se l'azienda sta ancora in piedi in parte lo deve alla loro presenza sul territorio così come per altre attività d'altronde, ma questo non è il genere di "contributo" da porre all'attenzione della comunità, meglio quelli un po' meno edificanti, altrimenti si corre il rischio della "solidarietà", e poi, questa in fondo che notizia è ? Chissenefrega se ancora qualcuno a Rimini utilizza il servizio pubblico, tanto noi di automobili ne abbiamo a "stufo", quasi lo stesso numero dei telefonini! Una Il babbo, una la mamma, una il figlio e una la sorella...questa è vera democrazia familiare! In fondo sugli Autobus ci va soltanto la povera gente, qualche signora anziana con le sue borse piene di verdura, qualche Badante..."e poi come la mettiamo con i borseggiatori- visti i soldi che girano- lì ci vanno a nozze. Noi invece usiamo molto volentieri la "macchina", che importa se ci mettiamo 5 minuti per arrivare da A a B e venti minuti per parcheggiare, se mandiamo e ci facciamo continuamente mandare a cag.. ogni dieci metri - vista l'insofferenza e l'intolleranza che vige "on the road"- fra una sinfonia di clacson e di motori.... e l'aerosol gratis, vuoi mettere??? Peccato davvero che tra un po' subentreranno quelle "fantastiche norme" per ovviare alle emissioni delle polveri sottili, quelle si che funzionano, infatti avete notato quanto poco traffico c'è nei giovedì invernali, un deserto, e che silenzio... una vera tristezza! Che "Culo" invece d'estate, di queste perfidi polveri, neanche un minimo di presenza, ma si sa a Rimini, in estate, c'è una Brezza!....Ma che facile e infida ironia-direte voi!!!.. basta un po' d'impegno. no! - trattenere il respiro per tre o quattro mesi per poi respirare a pieni polmoni, senza paura, d'inverno e il gioco è fatto!

P.S. Da Viserba a Rimini - percorrenza 5/6 chilometri - In bicicletta, 20 minuti a velocità normale, ma bisogna pedalare...in compenso però, ottima mobilità all'interno del centro storico...In Autobus, 20 minuti non si pedala ma si paga il biglietto (forse un po' caro, considerando l'andata e il ritorno..suggerimento: aumentare la durata del biglietto una volta obliterato da un'ora e mezza a tre) spostamenti successivi a piedi, non particolarmente difficoltosi vista la dimensione del nostro centro...In Macchina, 9 minuti più ricerca parcheggio, più alterazioni nervose dovute a l'istinto prevaricatore di ogni automobilista, più consumo benzina, più rischi vari, dall'incidente ai graffi accidentali o premeditati sui cofani e nelle portiere con conseguente ingrossatura di fegato e perdita di denaro ( certo se si vuole ostentare un automezzo da far crepare d'invidia il nostro prossimo allora questo val bene qualche ipotetico rischio, di cui sopra, da correre )... Gli spostamenti sono sempre da effettuarsi a piedi a meno di non parcheggiare in divieto di sosta o su qualche marciapiede davanti al luogo dove ci si deve recare. Questa è una delle pratiche più diffuse e più convenienti.
Per non deludere nessuno concluderò con questa piccola morale: "Non aspettarti niente dagli altri, comincia tu!"

Un altro p.s. Mia moglie e i miei figli temono che la mia bacchettonite stia peggiorando... detta alla riminese " steltr'an le pez! Ciao

giovedì 6 settembre 2007

oggi va così!

Questa mattina dopo una piccola colazione (un croissant, due biscottini, il tutto intinto in una tazzona di latte e caffe naturalmente), la lettura di alcuni post di Kikko - tranquillo Kikko, conosco alcuni precisini che al minimo scarto di lato perdono il filo e
sbroccano, pensa se la folata di vento piombasse sulla loro di scrivania?!! - improvvisamente, così, senza nessuna apparente ragione mi sono tornate alla mente le prime due pagine di un libro molto bello, "Guanciale d'erba" di Soseki
(c'è un trattino sulla o ma non so come farlo) e ho immediatamente pensato - perché non regalarle ai miei Amici...pensiero, azione:

Salivo per un sentiero di montagna e riflettevo.
Se si usa la ragione il carattere s'inasprisce, se si immergono i remi nel sentimento si è travolti. Se s'impone il proprio volere ci si sente a disagio. E' comunque difficile vivere nel mondo degli uomini.


Quando il malessere di abitarvi s'aggrava, si desidera traslocare in un luogo in cui la vita è più facile. Quando s'intuisce che abitare è arduo, ovunque ci si trasferisca, inizia la poesia, nasce la pittura.
Non è stato un Dio, e neppure un Demone, a creare il mondo degli uomini. Ma solamente degli esseri umani, proprio come i nostri indaffarati vicini di casa, i nostri dirimpettai. Vivere in questo mondo creato da semplici uomini può essere sgradevole, ma dove emigrare? Dovremmo avventurarci inun luogo non umano, ammesso esista. Ma un tale luogo sarebbe ancora più inabitabile del mondo umano. Poiché è difficile vivere in un mondo da cui non si può evadere, si deve tentare di renderlo più accogliente così da poterci abitare meglio, sia pure per il breve tempo concesso all'effimera vita umana. Qui nasce la vocazione del poeta, qui il Cielo assegna al pittore la sua missione. Gli artisti sono preziosi, perché rasserenano questo mondo e arricchiscono il cuore degli uomini. E' la poesia, è la pittura a svellere da questo mondo le preoccupazioni che gravano sulla nostra vita, a proiettare davanti ai nostri occhi un mondo gradito. O anche la musica o la scultura. Anzi più precisamente, non v'è neppure necessità di proiettarlo. Basta concepirne l'immagine perchè nasca la poesia, scaturiscano i versi. Anche senza fermare sulla carta l'ispirazione percepiamo in fondo all'anima il tintinnio cristallino delle sue gemme. Anche senza spalmare sul cavalletto il rosso e l'azzurro, lo splendore dei colori appare spontaneamente agli occhi della nostra anima. Basta riuscire a vedere così il mondo in cui viviamo, questo impuro e volgare mondo terrestre, e riprodurlo limpido e sereno nella macchina fotografica della nostra mente. Perciò anche un poeta muto che non ha mai scritto un verso, un pittore senza colori che non ha mai dipinto neppure un piccolo ritaglio di seta, per come riescono a vedere il mondo a liberarsi dalle sue passioni, ha entrare e a uscire in quell'universo di purezza, a costruire l'armonia dei due poli- che non sono ne identici ne diversi-, a spezzare i legami dell'egoismo e della cupidigia, sono più felici del figlio di un uomo ricchissimo, di un sovrano, di tutti coloro che in questo mondo sono considerati i prediletti della sorte.
Dopo vent'anni di vita ho capito che vale la pena abitare sulla terra. A venticinque ho intuito che la luce e l'ombra sono i lati opposti della medesima cosa, che il luogo illuminato dal sole viene sempre raggiunto dall'ombra..... Natsume Soseki (1867-1916)

.. oggi va così! ciao

martedì 4 settembre 2007

Pronti via!

Il senso del Blog è lo scambio, il confronto e lo si può fare attraverso opinioni oppure ancora meglio pensieri, i quali richiedono più elaborazione cioè meno istinto e meno utilizzo di "luoghi comuni" di frasi stereotipate, "fatte," altrimenti rimane soltanto uno sfogo, una masturbazione mentale, perciò mi piacerebbe si evitasse il più possibile l'invettiva gratuita contro tutto e tutti per non rischiare così un banalissimo qualunquismo. Aprendo la mia Stanza a chiunque voglia entrare, ho accettato implicitamente di rischiare anche spiacevoli incontri, ma questo, più che turbarmi mi incuriosisce molto - anche se spero prevalga la correttezza soprattutto di linguaggio.

Detto questo per prima cosa vorrei ringraziare l'ospite numero 1, cioè Kikko, un caro amico
che fra l'altro scrive piuttosto bene - consiglio vivamente la visione del suo Blog (www.enricorotelli.it/blog/ ) per poi passare ad alcune risposte in merito al commento di Andrea
il quale si definisce ospite di passaggio; innanzitutto lo ringrazio per la sosta, anche se ho notato nel suo scritto, un velo di sarcasmo che sinceramente non riesco a spiegarmi-ma forse è solo una mia impressione- anche se ho la sensazione che lui sia un po' vittima di quel pregiudizio che teme sia presente negli altri... Perché dovrei avere qualcosa contro i "pittori Gay"( da cosa poi lo abbia dedotto...mah!)?...non ho niente contro nessun tipo di pittura, l'importante per me è "la qualità" di un opera che deriva da una discreta tecnica ma soprattutto dalla sincerità con cui si lavora dall'onestà intellettuale, non esistono differenze sessuali in Arte ma solo diverse sensibilità ... Per quanto riguarda i tuoi gusti musicali Andrea sono appunto i tuoi, perciò niente da dire anche se non li condivido per niente, tranne per barbra streisand (grande interprete e buona attrice)...non voglio fare il saccente ma per me la Musica come tutta l'arte non è solamente intrattenimento, e anche sotto questo aspetto chi ci si cimenta non dovrebbe trascurare alcuni elementi basilari: intonazione, composizione musicale, testo e interpretazione.
Buona parte dei cantanti e gruppi attuali spesso mancano di tutti e quattro gli elementi-non parliamo poi del talento!
...Anche a me sono piaciuti molto i film che hai citato, anche se penso che "le fate ignoranti"
resta il migliore della produzione del regista turco, "crash" è un buonissimo film - nel finale ho temuto un eccessivo cinismo - il lieto fine a volte è necessario... Del "dottor zivago" non so che dire, sia come libro (mai letto) che come film (tranne alcuni spezzoni, non l'ho mai visto) ...
...Per quanto riguarda la mia "pittura" credo sia ispirata non da un genere in particolare ma da diversi modi espressivi, non solo dalla pittura, ma anche dalla fotografia e dal cinema...i comuni denominatori per chi fa Arte sono, il movimento, la curiosità e il continuo stupore
della creazione, chiaramente ognuno con i propri limiti ma con l'ambizione di superarli; i generi sono spesso dei vincoli e poi nascono successivamente al lavoro di un artista, insomma i doveri di chi fa sono: aprire bene gli occhi, rubacchiare un po' ovunque e filtrare il tutto cercando una propria strada che sia il più possibile personale (non si inventa nulla ma si rielabora continuamente)
....questa non è un' opinione ma un pensiero...il mio pensiero. Ciao a tutti