sabato 3 ottobre 2009

"l'esagerato" - sull'informazione -

Noi frequentatori di questo "nuovo mondo" che è internet siamo oramai più che convinti che i "classici" mezzi di informazione, giornali, televisioni ecc.ecc. siano superati ma ci inganniamo perché sono ancora troppo pochi coloro che utilizzano la rete per seguire l'attualità; alcuni giorni fa , Ilvo Diamanti nel bel programma "le Storie" condotto da Corrado Augias, faceva notare che più del 70% delle persone si informava unicamente attraverso i telegiornali (il tg uno della rai e il tg5 di mediaset)
Ora è evidente che se gran parte dell'opinione pubblica si "forma" seguendo solamente due canali televisivi diventa molto facile per chi volesse condizionarla agire in tal senso: basterebbe evitare di parlare di alcuni scomodi argomenti o al limite trattarli solo parzialmente. Proprio per questo motivo occorre che le voci si moltiplichino, proprio per questa ragione è di fondamentale importanza avere più fonti possibili a cui abbeverarsi e, naturalmente, meglio ancora sarebbe se queste sorgenti di informazioni ci offrissero un pensiero non omologato ma al contrario molto diversificato così da permetterci di scegliere e di farci idee proprie. Qualcuno potrebbe obiettare che un fatto rimane un fatto e che non dovrebbe essere soggetto a interpretazioni, ma sappiamo tutti che non è così; sappiamo tutti che se un argomento non viene trattato dalla televisione pare non esista... a volte basta addirittura un tono di voce, una espressione del viso per cambiare il senso delle parole che vengono pronunciate, per sminuire o amplificare una notizia, un'inquadratura studiata ad arte ....
Oggi ci sarà una manifestazione a Roma a difesa della libertà di stampa; ora non mi voglio porre la questione se in Italia ci sia o meno questa libertà di opinione ( freedom house ci colloca tra i paesi " parzialmente liberi") ma vorrei solamente evidenziare che il tentare di impedire ad alcune trasmissioni di attualità di andare in onda o ad altre di satira di non fare il proprio "mestiere" solamente perché non gradite dal potere politico -visto che questi programmi vengono costantemente premiati dagli ascolti - si rischia di fare diventare certezza quello che finora era solo un sospetto.
Ora io non ho mai amato l'auditel ma visto che ad oggi rimane uno dei metri decisivi per stabilire la " bontà " di un programma vorrei ci fosse un minimo di coerenza soprattutto da parte di chi in questi anni ha creduto fortemente in questo modello televisivo, quello dei grandi ascolti - per intenderci - a prescindere dalla qualità del prodotto.
Per anni ho sentito ripetere la frase " premiato dal pubblico " e questo era sufficiente per continuare - fino alla nausea - a propinarci di tutto e di più, ed ora solo perché qualcuno storce il naso e vorrebbe stabilire per decreto ciò che è buono o cattivo, ciò che " la gente" vuole, si cambia improvvisamente direzione... e in nome di chi? degli italiani che pagano il canone? ma se una parte consistente apprezza quei programmi di che cosa stiamo parlando? a meno che per " italiani" non si intenda parlare solo di alcuni, magari di quelli che - a turno - la pensano come te.
In un paese serio e democratico si rispetta davvero il popolo dandogli, ripeto, la possibilità di scegliere e questo lo si fa aggiungendo e non cassando programmi, lo si fa permettendogli di assaporare più pietanze possibili e non solamente cibi precotti, lo si fa non decidendo per lui quello che è giusto o sbagliato, lo si fa rispettando il più possibile la sua intelligenza, lo si fa stando un po' più di lato.
Spero davvero che nulla di quello che molti temono accada perché a mio avviso sarebbe un precedente pericoloso che farebbe ulteriormente vacillare le fondamenta di questa nostra già malconcia democrazia perciò spero che la manifestazione di oggi riesca e a chi ritiene che sia una protesta esagerata ed ingiustificata rispondo che - come tutti ben sanno - è sempre meglio prevenire che dover poi curare... potrebbe essere troppo tardi

stefano

Nessun commento: