venerdì 30 gennaio 2009

riepilogo delle poesie pervenute (11)

Era uno strano cucciolo di fiore,
distratto il fioraio se ne accorse
era l’imbrunire e le mamme rose
andavano a dormire, con una nuova
ruga nel cuore rosso.

Era una strana rosa, già tre volte
Il mattino l’aveva sorpresa in vetrina
Pallida di rugiada di città: tardava
ad esser rosa, distratto il fioraio
s’ accorse che pensava, perché
l’aveva vista pensare al suo sbocciare.

Era uno strano fiore, così per giorni e
giorni sempre un bocciolo, lui
distrattamente se ne innamorò,
lo videro passeggiare, lui, il fioraio,
con quella rosa in braccio.

E così, per giorni e giorni e notti insonni
A raccontare a lei di prati verdi e boschi
Alpini. La rosa poi morì, senza pudore
e senza aver potuto dire: io sono un fiore!

francesco di domenico 1970




la pétite mort

un lago di fuoco dentro
attendo le tue mani
sulle sue sponde morbide
e la tua bocca a suggerlo
mozzandomi il respiro.
una e mille volte ancora
voglio bere il tuo veleno
chè di piccola morte mi uccidi
donandomi vita.

anonimo/a



Poeti che qui state
se al distico voi date
valore ed importanza
non faccio rimostranza
e colgo l’occasione
d’andare anche a lezione
per farvi accontentar…

Antiloco ne scrisse
pare che s’accanisse
contro i corrotti viri
autori di raggiri.
Ma a nulla ciò è bastato
d’allor nulla è cambiato
e ancora noi sperar…

madonna sol d’istinto
ha il calamo suo intinto
se buono è il risultato
lo deve solo al fato
avere nel cervello
canzone e ritornello
e quindi poetar.

Amici lo sapete
e quindi le darete
come già nel passato
il merito e l’afflato:
lei gusta la tenzone
non se ne sta al verone
silente a ricamar…

Cristina Bove

ODE AL VINO

Vino che allieti la tavola
esaltando i sapori,
vino che doni vigore, vino
che offuschi la mente,
vino di pace e convivi, vino
di risse e coltelli,
vino di libagioni, di rituali
sacri, di miracoli,
vino di santità,
vino di peccato,
vino degli amanti, per accendergli
il sangue,
vino per chi è solo, a scacciare
i fantasmi,
vino che somigli al nettare
degli dei,
vino dei vincitori, a celebrare
il trionfo,
vino dei banchetti funebri
per riaffermare la vita,
vino di vendemmie festanti,
di fumi inebrianti,
vino prezioso, d’incantamenti
e delizie,
vino che porti fortuna anche
quando ti versi
e rinsaldi amicizie nel calice
levato nei brindisi,
vino degli anni verdi, vino
degli anni stanchi,
vino che esorcizzi la morte
nel bicchiere del vecchio.

maria rosaria luongo



Il sogno

Silenziose
gocce di nebbia
scivolano
sui miei pensieri già stanchi,
sulla mattina ancora buia,
su questa calma impalpabile
e cadono
sul mio viso assonnato,
sulle luci dei lampioni accesi,
sulle foglie ingiallite.
Ed io ciondolando sul viale
ascolto solo lo strisciare dei miei passi,
ascolto solo il battito del mio cuore
mentre riaccarezzo il sogno
che disperde e dipana l'inafferrabile
respiro della mia esistenza...
Una vecchia scuola,
un'aula grigia,
venticinque ragazzi diranno
che ho sognato vivendo.

vincenzo giorgetti



cartolinedistagione.com

Estate
Una biscia che striscia
Sul greto rugoso del fiume
Fra canne che cantano
Una musica secca.

Inverno
Odore freddo di neve
Cade sul dissonante rumore
Di autostrade salate.

Primavera
Bisbigli verdi di vento
Su tenere foglie neonate
Del soffice prato.

Autunno
Walzer di nebbie
Si alzano lenti
Fra alberi spogli
Dal sapor di abbandono.

milvia comastri



Nulla di diverso

non vorrei esser altro
che ciò che sono:
sciocca goccia di pioggia
nel noioso pomeriggio
d'agosto.

Lavare un foglia
dissetare un filo d'erba
spegnere la polvere
nell'aridità del terreno.

Luce sull'opaco della tegola,
sorriso sulle labbra
di un bambino,
serenità nel cuore
di chi mi cercava.

Un plin nella ciotola del cane
un pof sulla vecchia grondaia
un toc sul vecchio legno
e un paf nella pozza sul prato.

Solo questo vorrei essere:
plin pof toc e paf.
Nulla di diverso da ciò che sono.

morena fanti


Nuvole

Sono grappoli d’uva quelle nuvole
segnano svolazzi nella mente cava.
Frugo nel pantano
cercando il senso
delle nostre vite audaci
ma nella spelonca livida
solo il candore del ricordo
resta.
Corpetti inamidati
e lenze mai scagliate
annaspano
come coperte d’amore atavico.
E nostalgia.

ketti martino



dado ama dada

scritte sui muri
graffi di cuore
sulle lavagne delle popolari
sillabe straziate
accenti uccisi
letture notturne abbagliate a sprazzi
infamie ai potenti
lodi agli onesti
e là in mezzo
a un profumo verde d'erba tagliata
un fiore salvato
per essere letto
lettera d'amore
d'una sola frase
dado ama dada
destinatario e mittene
e sotto per sempre

vincenzo celli


Fanciullino, tenero bambino,
con l'arco proteso
sottendi un tiro mancino.
Nascosto, furtivo
mai sei stato cattivo.
Dei forti più forte
promuovi la pace
dischiudi le porte.
Le tue profonde ferite
suggellano baci.
Quando arriva l'amore
il tuo volo è compiuto.
Sorridi, furbetto.
Un battito d'ali
il tuo solo clamore
quel che rimane è solo
il battito del cuore.

eventounico 1973(9 anni)



Simbiosi

Sopra la collina,
unico bozzo nell’immensa piana
un albero.
Ai suoi piedi,
un uomo sdraiato, immobile;
a vederlo da lontano
sembra una grossa radice
fuoriuscita con forza dall’arido terreno,
tentacolo indurito dal tempo.
Il suo sguardo insegue
piccoli batuffoli eterei.
Il sole trafigge con i suoi raggi
la folta chioma dell’albero
insinuandosi
fra la moltitudine di piccole foglie.
Minuscole macchie scure sul suo volto
si muovono
al flebile alito di vento.

stefano mina, 1995

mercoledì 21 gennaio 2009

il poeta, il fico e il cretino

"Fino a diciotto anni tutti scrivono poesie; dopo, possono continuare a farlo solo due categorie di persone: i poeti e i cretini." Benedetto Croce

Ora, fino ai 18 non ho mai scritto una poesia...ho cominciato dopo i 25 e visto che che ho la certezza di non essere poeta, non ci sono dubbi, non posso che definirmi cretino.
Beh, potrei giustificarmi dicendo che l'ho fatto per un breve periodo e sporadicamente, che forse sono un frutto tardivo come i fichi settembrini detti cratiri, che la poesia l'ho riversata tutta nella mia pittura, ma non voglio farlo cazzo! Sono cretino e basta! D'altra parte, meglio essere un cretino consapevole (c'è sempre la possibilità di migliorare) che un cretino che ignora di esserlo magari immaginandosi l'esatto contrario. Certo lui vive meglio ma fa dei danni incredibili ( basta guardarsi attorno, il mondo ne è pieno) e poi c'è sempre il pericolo del risveglio; sai che botta il giorno in cui qualcuno gli aprirà gli occhi "... hai 21 anni è ora che tu sappia di chi sei figlio" Nando Mericoni (A. Sordi) in "un americano a Roma"

D'accordo, d'accordo, arrivo subito al dunque; in questo momento, qualcuno di voi si starà chiedendo il perché di questo mio post... no? Beh, fa lo stesso ve lo dico ugualmente: sistemando alcune vecchie carte, si dice sempre così, ho trovato questa mia poesia scritta diversi anni fa e ho finalmente deciso di condividerla con voi, cari amici, senza il timore di essere malamente giudicato... d'altra parte son cretino mica poeta!


Simbiosi



Sopra la collina,
unico bozzo nell’immensa piana
un albero.
Ai suoi piedi,
un uomo sdraiato, immobile;
a vederlo da lontano
sembra una grossa radice
fuoriuscita con forza dall’arido terreno,
tentacolo indurito dal tempo.
Il suo sguardo insegue
piccoli batuffoli eterei.
Il sole trafigge con i suoi raggi
la folta chioma dell’albero
insinuandosi
fra la moltitudine di piccole foglie.
Minuscole macchie scure sul suo volto
si muovono
al flebile alito di vento.

stefano mina, 1995



giovedì 15 gennaio 2009

il bloggatore creativo


Sono davvero felice, ma anche un poco stupito che qualcuno mi abbia premiato inserendomi in una sua personale classifica dei blog più creativi; beh, questa persona esiste ed è la cara Elys che ha così deciso di farmi questo gradito e inaspettato regalo.
Ma ora dovrò a mia volta compiere una scelta e si sa le scelte sono sempre dolorose ... gli esclusi non me ne vogliano, mi sono fatto aiutare dal caso ( una moneta):-)

Enrico Gregori: più creativo di lui chi c'è? ti sforna un racconto al giorno fresco e caldo manco fosse una pagnottella

Milvia Comastri: per il suo impegno, per la sua poesia, per il suo cuore... non basta?
Eventounico: è un bradipo come blogger, quasi quanto me, ma vale sempre la pena passare da lui

Cristina Muccioli
: da lei puoi trovare di tutto...cucina, impegno sociale, poesia tradizione, cultura e gastronomia

Remo Bassini: da lui si sta veramente bene, c'è una bella atmosfera accogliente; niente chiasso cittadino ma solo aria buona

Cristina Bove: solo le ali della poesia si spiegano

Lanoisette: io non l'ho mai avuta un'insegnante di lettere così... e voi?

Morena Fanti: come non inserire la cara Morena (altro vulcano) e le sue Belledonne... stimolo continuo per uno pigro come me

non posso fare a meno di segnalare altre tre care persone che mi tengono compagnia:
la cara sister Gea (ultimamente abita altri luoghi del Web) quel geniaccio ma pigrissimo Didò e la brava e dolce Annalisa

p.s. che ci devo fare se ho degli amici così interessanti!?



Regolamento del Premio: scrivere un post mostrando il premio (foto in alto all'inizio del post, in questo caso), citare e linkare il blog che ha assegnato il premio, premiare un minimo di 7 blog linkando i loro blog e naturalmente avvisandoli del premio.

Buonanotte
stefano




giovedì 8 gennaio 2009

UN PO' DI SILENZIO, PER FAVORE!

...e per tutti il dolore degli altri
è dolore a metà...
( F. de André - Disamistade)


Questo è probabilmente ciò che inconsciamente tutti pensiamo e sicuramente nel contesto della bellissima canzone di De André corrisponde alla verità; Ma quello che sta accadendo in questi primi giorni dell'anno 2009 in medio oriente, il riacuirsi del conflitto israelo-palestinese ritornato purtroppo - sulle prime pagine dei giornali mi ha portato ad una riflessione, forse banale ma credo non scontata: che ad essere dimezzato sia invece il nostro e non il loro dolore, quello degli altri, palestinesi e israeliani... noi, come testimoni possiamo solo lontanamente immaginare quello che loro provano oramai da anni. Ce ne stiamo più o meno tranquilli nel nostro mondo con le nostre in-certezze, nelle nostre città, nelle nostre case, davanti allo schermo pronti ad inorridire e a parteggiare per l'uno o per l'altro senza renderci conto di quanto sia insensato questo nostro atteggiamento dato che poi alla fine è soltanto l'uomo ( a volte appena abbozzato, ahimè!) a soffrire e a morire. Eppure ogni volta sempre la stessa triste storia, l'ignobile farsa... carrellate di argomentazioni - spesso propaganda- a difesa delle proprie misere scelte politiche post ideologiche.
Non ne posso più di ascoltare opinioni di personaggi - quasi sempre quaraquaqua prezzolati che per interessi di partito rilasciano dichiarazioni (da anni sempre le stesse) per lo più irriguardose, irrispettose della sofferenza degli altri senza che questo loro ignobile ciarlare tenda in qualche modo a chiarire, a far capire le ragioni e le possibili soluzioni di quel drammatico conflitto. Ma cazzo se non avete niente da dire, allora tacete, no!?...
Rispettiamo quei bambini, quelle donne, quegli uomini che ogni giorno muoiono senza una vera ragione - perché credo non esista una ragione per morire sotto le bombe - e se proprio dobbiamo gridare la nostra indignazione facciamolo con forza e sincerità ma in direzione di chi, con ottusità, arroganza, cecità ma soprattutto indifferenza verso il proprio popolo, governa quei paesi instillando odio e paura con l'unico scopo di poter continuare così quel macabro gioco.
Non credo sia un caso che tutti gli uomini aperti al dialogo vengano uccisi, da una parte come dall'altra.

Io, questa volta, non voglio schierarmi, non voglio sentirmi complice di nessuno, anche se tendenzialmente sono portato a stare dalla parte del più debole e contro chi "ha reazioni spropositate" (lo ha detto pure quell'estremista di sinistra di Sarkozy) non lo voglio fare perché vorrei innanzitutto rispettare il più possibile chi vive questa tragedia in prima persona; sento di non avere il diritto di esprimere con ciniche analisi una ben che minima opinione... non posso, non devo giudicare chi muore, chi perde un figlio, una madre, un padre, posso solo provare un profonda tristezza e pietà per chi viene derubato ingiustamente della vita e rabbia verso chi inganna consapevolmente i suoi simili. Un po' di silenzio, per favore!



... A voi europei tocca riservare ogni oncia di aiuto e solidarietà a questi due pazienti, sin d'ora. Non dovete più scegliere fra essere pro Israele o pro Palestina. Dovete essere per la pace.
23 gennaio 2001
( Amoz Oz - Contro il fanatismo)

stefano


martedì 6 gennaio 2009

mah!

Ho fatto un giro da Annalisa e dopo aver letto il suo post "dispiaceri" non posso fare altro che farlo mio per testimoniare tutta la mia amarezza per questo ulteriore segno dei tempi. La chiusura di un cinema di una piccola videoteca di una libreria oltre alla rabbia mi lasciano sempre una profonda tristezza.
Se ne avete voglia leggete QUI