giovedì 15 ottobre 2009

due cose

una cosa

Finalmente una buona notizia per i cinefili o semplici appassionati: ha riaperto il cinema settebello; meno male, l'avevo dato per perso!
Spero affianchi nella programmazione la cineteca così da poter offrirci un'ampia scelta di quei film che difficilmente vengono proiettati nelle multisala.

un'altra cosa

Una mia giovane collega (me l'ha data lei l'informazione sulla riapertura del cinema) si lamentava del fatto che buona parte del pubblico della cineteca - che lei frequenta abitualmente- è oramai composta da persone "con la puzza sotto il naso" rappresentanti della borghesia della città (a suo parere non la migliore) con la pessima abitudine di rumoreggiare per gran parte della proiezione... personalmente, almeno riguardo al rispetto durante la visione del film, ho sempre avuto la sensazione opposta, cioè che buona parte dei fruitori fossero lì con lo stesso obiettivo comune, quello di godersi un film in santa pace senza interruzioni, neanche quella fra i due tempi, senza attorno il fastidioso rumore di chi sgranocchia popcorn o patatine e credo ancora che sia così ma forse sul primo punto la ragazza non ha tutti i torti. Tra l'altro è la sua opinione perciò anche se non la si condivide e pur sempre un punto di vista più che legittimo.
Spesso a Rimini (ma forse anche altrove, non so) si tende a far diventare ogni luogo dove si mastica cultura una sorta di circolo, che tende alla lunga, se non proprio ad escludere certamente ad allontanare, ad intimidire chi vorrebbe avvicinarsene.
D'altra parte, sono sempre più convinto che i maggior nemici della cultura, coloro che pur lamentandosi, ne rendono difficile l'accesso, siano gli stessi addetti ai lavori ma ancor di più coloro che attorno a quel mondo, gravitano.
Lo so la mia è una vera fissazione, ma non si possono trascurare le sgradevoli sensazioni che giovani interessati alla vita culturale della città, provano ogni qualvolta si avvicinano a quel mondo "troppo sofisticato ed elitario ", non si può fare spallucce e poi meravigliarsi se poi questi ragazzi non ne vogliono far parte perché ne sentono la profonda distanza.

stefano



venerdì 9 ottobre 2009

Pensiero della sera

Oggi dopo il lavoro - quello ufficiale - ho tentato di restaurare un mio dipinto (durante lo spostamento qualche maldestro gli ha inferto - fortuitamente - una piccola ma non invisibile ferita) che verrà esposto assieme ad altri in occasione della festa del borgo s.andrea. Sono tele molto grandi ( chiamate porte) che alcuni artisti di rimini hanno prodotto alcuni anni fa da un'idea di Giovanni Tiboni. Poi verso le 16 e 30 sono andato al museo ad ascoltare una conferenza sulla scrittura autobiografica delle donne migranti. Devo dire che è stato emozionante ascoltare alcune letture di queste persone che hanno cercato attraverso la scrittura di recuperare radici credute perse, di riannodare il filo della memoria. Ma l'emozione forte l'ho provata nell'incontrare Milvia una cara amica scrittrice conosciuta grazie al blog e vi assicuro che si provano sensazioni davvero particolari quando si può finalmente abbracciare una persona - tra l'altro così vitale, così carica di energia (me la immaginavo proprio così) - con cui per tanto tempo hai scambiato parole, pensieri... Come ho già detto dopo l'incontro con Morena, questi momenti danno un senso davvero speciale a questo mio girovagare per il web, alla piacevole fatica di gestire un blog ed è proprio per questi bei momenti che penso continuerò a farlo.

buonanotte
stefano

sabato 3 ottobre 2009

"l'esagerato" - sull'informazione -

Noi frequentatori di questo "nuovo mondo" che è internet siamo oramai più che convinti che i "classici" mezzi di informazione, giornali, televisioni ecc.ecc. siano superati ma ci inganniamo perché sono ancora troppo pochi coloro che utilizzano la rete per seguire l'attualità; alcuni giorni fa , Ilvo Diamanti nel bel programma "le Storie" condotto da Corrado Augias, faceva notare che più del 70% delle persone si informava unicamente attraverso i telegiornali (il tg uno della rai e il tg5 di mediaset)
Ora è evidente che se gran parte dell'opinione pubblica si "forma" seguendo solamente due canali televisivi diventa molto facile per chi volesse condizionarla agire in tal senso: basterebbe evitare di parlare di alcuni scomodi argomenti o al limite trattarli solo parzialmente. Proprio per questo motivo occorre che le voci si moltiplichino, proprio per questa ragione è di fondamentale importanza avere più fonti possibili a cui abbeverarsi e, naturalmente, meglio ancora sarebbe se queste sorgenti di informazioni ci offrissero un pensiero non omologato ma al contrario molto diversificato così da permetterci di scegliere e di farci idee proprie. Qualcuno potrebbe obiettare che un fatto rimane un fatto e che non dovrebbe essere soggetto a interpretazioni, ma sappiamo tutti che non è così; sappiamo tutti che se un argomento non viene trattato dalla televisione pare non esista... a volte basta addirittura un tono di voce, una espressione del viso per cambiare il senso delle parole che vengono pronunciate, per sminuire o amplificare una notizia, un'inquadratura studiata ad arte ....
Oggi ci sarà una manifestazione a Roma a difesa della libertà di stampa; ora non mi voglio porre la questione se in Italia ci sia o meno questa libertà di opinione ( freedom house ci colloca tra i paesi " parzialmente liberi") ma vorrei solamente evidenziare che il tentare di impedire ad alcune trasmissioni di attualità di andare in onda o ad altre di satira di non fare il proprio "mestiere" solamente perché non gradite dal potere politico -visto che questi programmi vengono costantemente premiati dagli ascolti - si rischia di fare diventare certezza quello che finora era solo un sospetto.
Ora io non ho mai amato l'auditel ma visto che ad oggi rimane uno dei metri decisivi per stabilire la " bontà " di un programma vorrei ci fosse un minimo di coerenza soprattutto da parte di chi in questi anni ha creduto fortemente in questo modello televisivo, quello dei grandi ascolti - per intenderci - a prescindere dalla qualità del prodotto.
Per anni ho sentito ripetere la frase " premiato dal pubblico " e questo era sufficiente per continuare - fino alla nausea - a propinarci di tutto e di più, ed ora solo perché qualcuno storce il naso e vorrebbe stabilire per decreto ciò che è buono o cattivo, ciò che " la gente" vuole, si cambia improvvisamente direzione... e in nome di chi? degli italiani che pagano il canone? ma se una parte consistente apprezza quei programmi di che cosa stiamo parlando? a meno che per " italiani" non si intenda parlare solo di alcuni, magari di quelli che - a turno - la pensano come te.
In un paese serio e democratico si rispetta davvero il popolo dandogli, ripeto, la possibilità di scegliere e questo lo si fa aggiungendo e non cassando programmi, lo si fa permettendogli di assaporare più pietanze possibili e non solamente cibi precotti, lo si fa non decidendo per lui quello che è giusto o sbagliato, lo si fa rispettando il più possibile la sua intelligenza, lo si fa stando un po' più di lato.
Spero davvero che nulla di quello che molti temono accada perché a mio avviso sarebbe un precedente pericoloso che farebbe ulteriormente vacillare le fondamenta di questa nostra già malconcia democrazia perciò spero che la manifestazione di oggi riesca e a chi ritiene che sia una protesta esagerata ed ingiustificata rispondo che - come tutti ben sanno - è sempre meglio prevenire che dover poi curare... potrebbe essere troppo tardi

stefano