martedì 20 marzo 2012

waitin' on a sunny day

Sta piovendo ma non c'è nemmeno una nuvola in cielo dev'essere una lacrima quella che scende dai tuoi occhi tutto andrà bene divertente, pensavo di aver sentito una dolce brezza estiva ma devi essere tu che sospiri profondamente non ti preoccupare, troveremo un modo (per risolvere la situazione) sto aspettando, sto aspettando un giorno di sole per cacciare via le nuvole aspettando un giorno di sole senza di te, sto lavorando con la pioggia che scende giù sono metà della festa in una città che ha un solo cane ho bisogno di te per cacciare via questa tristezza senza di te, sono un batterista, ragazza che non riesce a tenere il tempo un furgoncino dei gelati su una strada deserta spero che tu stia venendo per restare sto aspettando, sto aspettando un giorno di sole per cacciare via le nuvole aspettando un giorno di sole tempi duri, tesoro, beh, verranno tutti da noi certo come il ticchettare dell'orologio sul muro certo come il cambio della notte in giorno il tuo sorriso, ragazza, porta la luce del mattino nei miei occhi leva via la tristezza quando mi alzo spero che tu stia venendo per restare sto aspettando, sto aspettando un giorno di sole per cacciare via le nuvole aspettando un giorno di sole

Worlds Apart/Mondi Distanti 

Ti stringo nelle mia braccia, si ecco quando inizia
Cerco la fede nel tuo bacio e comodità nel tuo cuore
Gusto il seme sopra le tue labbra, stendo la mia lingua sopra le tue cicatrici
Ma quando guardo nei tuoi occhi ci troviamo in mondi distanti
Dove gli oceani distanti cantano e sorgono le pianure
In questa regione secca e turbata la tua bellezza resta
Laggiù dalla strada della montagna dove la strada principale rotola fino a fare buio
Sotto la pioggia benedetta di Allah rimaniamo mondi distanti
Qualche volta la verità non è abbastanza
O è troppo nei tempi così
Getta via la verità la troveremo in questo bacio
Nella tua pelle sopra la mia pelle nei battiti dei nostri cuori
Forse il vivere ci lascia entrare prima che la morte ci separi
Lasceremo che il sangue costruisca un ponte oltre le montagne ornato di stelle
Ti rivedrò sullo spartiacque tra questi mondi distanti
Abbiamo avuto questo momento adesso per vivere poi è tutto solo polvere e buio ù
Lasciamo che l’amore dia ciò che da
Lasciamo che l’amore dia ciò che da

domenica 11 marzo 2012

MARIO, GIUSEPPE, FRANCESCA, STEFANIA, MAria, Alessandro, elena, sim....

si riduce sempre tutto a una questione numerica soprattutto quando si guarda la vita degli esseri umani da lontano; l'uomo con la sua storia, con i suoi pensieri e le sue speranze non interessa più e il mondo diventa un enorme formicaio brulicante di cifre… solo che dietro a quei numeri ci sono volti di donne e di uomini a cui qualcuno da oramai troppo tempo ruba, non solo la dignità, ma anche il diritto di appartenenza al genere umano, ci sono facce "vere" di milioni di disoccupati, occhi stanchi e impauriti di persone che hanno perso il lavoro perché non abbastanza produttivi, perché troppo anziani per essere competitivi e troppo giovani per godersi quella pensione che pensavano di essersi faticosamente guadagnata; alcuni di questi lavoratori, umiliati e messi con le spalle al muro non se la sono sentita di andare avanti e hanno rinunciato a tutto, alla vita. Ci sono sogni infranti di migliaia di ragazzi che non potranno più usufruire del loro diritto allo studio perché non abbastanza "ricchi" da poterselo permettere ma anche quelli di chi laureato a pieni voti e nonostante riconoscimenti e pacche sulle spalle dovrà accontentarsi di un lavoro mal retribuito e non certo all'altezza delle proprie aspettative. C' è la rabbia di chi pensa di subire un torto e protesta e in risposta a ogni sua legittima richiesta riceve solo una lacerante indifferenza. Ci sono cittadini messi continuamente gli uni contro gli altri nell'ennesima guerra tra poveri, lavoranti che lentamente vedono diritti faticosamente conquistati svanire in nome della flessibilità, presunta panacea di tutti i mali riguardante il lavoro. Ci sono inoltre persone come me che nella loro ignoranza o semplice ingenuità si chiedono se non ci sia contraddizione nell'aumentare i prezzi dei beni di consumo, nel richiedere ulteriori sacrifici e tasse (a chi le ha sempre pagate) nel ridurre gli stipendi o se va bene bloccare qualsiasi aumento salariale, nel licenziare con estrema facilità senza rimpiazzare, nel non concedere prestiti a chi vuole tentare di reinventarsi la vita o semplicemente acquistare un piccolo appartamento e pretendere che i consumi miracolosamente ripartano… mah! A volte è davvero difficile non parlare in astratto ma in momenti difficili come questi nessuno dovrebbe mai dimenticare che dietro ai numeri ci sono esseri umani in carne e ossa che meriterebbero empatia e soprattutto rispetto da parte di chi è più fortunato o ha il privilegio di non doversi (ancora) preoccupare per un futuro davvero prossimo, quel domani che è davvero il giorno dopo.

venerdì 2 marzo 2012

Lucio

La morte non dovrebbe fare differenze ma sappiamo bene che non è proprio così perché quando muore un artista come Lucio ti senti "strano" come svuotato, come se avessi perso un vecchio amico, un vecchio compagno di viaggio con cui hai percorso lunghi tratti davvero importanti di vita e anche se poi le reciproche strade hanno preso diverse direzioni non è possibile dimenticare. Da tempo oramai non seguivo più la sua musica, i miei gusti nel tempo sono cambiati, ma la simpatia e quella sorta di affetto che avevo nei suoi confronti non sono mai mutati e quando è capitato di poterlo ascoltare magari nella veste meno "commerciale" di musicista Jazz l'ho fatto con grande piacere, come ad esempio tre o quattro estati fa alla darsena di Rimini. Mi rendo conto che potrei scrivere a lungo di Lucio, del suo eclettismo, della sua passione per l'Arte, delle sue capacità canore, di quanto fosse innovativa la sua musica alla fine degli anni 70 della sua capacità (generosità?) di scoprire giovani talenti ma ho sempre paura della troppa retorica perciò preferisco lasciare questo compito a altri sicuramente più competenti di me. Certi accadimenti ti costringano a viaggi nel tempo a ritroso e allora cerchi di ricomporre bandoli di memoria sfilacciata con la speranza di ritrovare volti, sensazioni, pensieri che avevi riposto da tempo in un vecchio baule in soffitta. A volte è necessario, anche se doloroso, riaprirlo quel vecchio forziere e tirar fuori tutti quei "tesori" che avevi dimenticato sotto la polvere. Basta un soffio e i colori ritornano vividi come un tempo. p.s. mancano all'appello:"Il giorno aveva cinque teste" e "banana republic" ma non li ho trovati.