venerdì 18 dicembre 2015

Questa mattina: "Sei Gradi"

Questa mattina partendo dal brano di Gianmaria Testa ho “cazzeggiato”  un po’ su YouTube  e ne è venuta fuori una sorta di scaletta concatenata, più o meno come avviene in di 6 Gradi (gli amici di radio3 sanno di cosa parlo)  ed è questa:


1) Polvere e Gesso 
incuriosito dal fatto che quel brano fosse stato postato in Germania ( luogo tra l’altro dove ha origine l’ultimo lavoro di Testa, “Men at Work” ho curiosato su questo Kangwelten e ho scoperto  un interessantissimo festival. Ecco allora  il secondo brano proprio dalla stessa fonte:

2) Mongolian solo
pensando alla mongolia e ai suoi suoni, alla ricerca vocale, è stato facile passare a Demetrios  Stratos che ha dedicato gran parte della sua (breve) vita  proprio a quel tipo di sperimentazione…ecco allora il prossimo ascolto:

3)Area- Gioia e rivoluzione
Il passaggio successivo è stato molto semplice: sono partito dal luogo di nascita di Demetrio, la Grecia e mi è venuto in mente “Rebetiko Gymnastas” di Vinicio Capossela registrato per l’appunto in rebetiko che è il genere musicale grecoper eccellenza.

4) Con una rosa
visto che il brano parlava rose, di fiori, ho cercato una canzone che ne avesse qualcuno se non nel titolo almeno nel testo ed è così che son passato a De André: Bocca di rosa, La canzone di piero ( non è la rosa non è il tulipano) ma ho scelto Creuza de Ma perché oltre a piacermi molto nell’ultima strofa troviamo anche il fiore:
(E nella barca del vino ci navigheremo sugli scogli
Emigranti della risata con i chiodi negli occhi
Finché il mattino crescerà da poterlo raccogliere
Fratello dei garofani e delle ragazze
Padrone della corda marcia d'acqua e di sale
Che ci lega e ci porta in una mulattiera di mare

5) Creuza De Ma
tornando  poi alla "Guerra di Piero",  bellissima canzone anti-militarista ho cercato qualcos’altro sempre su quella linea di pensiero e sono piombato con grande piacere sui miei adoratissimi Pink Floyd

6) The Gunner’s Dream
a questo punto visto che cominciavo ad aver un po’ di fame e mi serviva un brano classico (e già, il gioco è così)  l’ho fatta corta e ho scoperto fra le tante cover del gruppo britannico questa trasposizione davvero interessante di Echoes eseguita dalla pianista ucraina Viktoria Yermlyeva

7)Echoes


Che la musica sia con voi!