sabato 24 maggio 2008

cronachette di quotidiana civiltà

...Il treno dopo la deviata si appropinquava ad infilare il decimo binario della stazione di bologna. Sul marciapiede una folla inaudita di viaggiatori in attesa. Il macchinista al mio fianco - fino ad allora piuttosto sereno - con un tono abbastanza secco e minaccioso mi dice: "guarda quello come è conciato, sembra un Imam.... Lo rimanderei volentieri a calci nel culo a casa sua vestito così!"
Guardo il personaggio in questione: giovane arabo con barba, vestito di grigio con in testa cappellino bianco!!!???

...L'altro giorno a Ravenna passeggiavo tranquillo sul marciapiede che va dalla stazione al centro. E' un marciapiede bello largo ma ad un certo punto sono costretto ad una deviazione perché da un lato ci sono alcuni ragazzini sistemati in fila indiana e dall'altra una quindicina di allegri pensionati - alcuni seduti sulle panchine ed altri in piedi proprio nel mezzo intenti a discutere. Questo mio scarto di lato costringe un giovane africano a frenare bruscamente - è in bicicletta - e a interrompere la sua corsa. Lo guardo e gli chiedo scusa sorridendo ma scorgo nel suo volto un'aria un po' contrariata. Mi domando il perché di quello sguardo ma capisco subito che non è rivolto a me ma ad un paio di anziani che usciti dal gruppo lo hanno nel frattempo affiancato e apostrofato con tono poco amichevole: " tu non devi passare qua, hai capito?... Devi andare piano". Il giovane alquanto irritato grida in un buon italiano: " ma andavo piano o andavo forte...perché avete sempre qualcosa da dire...perché non state zitti? A quel punto un altro anziano - ma non troppo - si unisce al gruppo e con il volto paonazzo urla: " sei tu che devi stare zitto...hai capito, torna a casa tua"
A quel punto sto per intervenire ma il ragazzo - dopo avere mandato tutti quanti a cag... riprende la sua marcia lasciandosi alle spalle il vociare dei nostri anziani- sceriffi.
Quando mi passa accanto gli dico di lasciare perdere che non ne vale la pena allora lui si ferma un attimo e mi risponde indignato che tutti i giorni è la stessa storia e che ieri gli hanno pure urlato: " ma cosa corri dove credi di essere...nel deserto..." "Cosa significa dirmi una cosa del genere?" mi grida e poi inforca la bici e se ne va. Sul volto una profonda amarezza e tanta rabbia.

ciao a tutti
stefano

venerdì 23 maggio 2008

sul giornalismo

Ho letto questo articolo dal titolo: "La zattera della medusa" di Barbara Spinelli sul sito di " la stampa" e l'ho trovato molto interessante. Vi invito a dare un'occhiata!
ciao. Stefano

venerdì 16 maggio 2008

un po' di pubblicità... non ingannevole


Domani presso le grotte di Onferno in occasione della " notte dei musei" ci sarà una serata particolare che comincerà con una visita gratuita al museo naturale seguita da un concerto alle 19,30 con Fabio Mina ai flauti e Danilo Rinaldi alle percussioni ( chi non li ha mai sentiti non può assolutamente perderli!)Alle 21 circa la giornata proseguirà con la "notte dei pipistrelli"
un abbraccio.
stefano

giovedì 15 maggio 2008

Travaglio: il Vigile


Continua la polemica Travaglio e dopo la notizia di questa mattina - data su un giornale di cui non ricordo il nome - che il nostro giornalista avrebbe(??!!) - anche lui - avuto in passato amicizie poco raccomandabili ( un poliziotto non proprio integerrimo) mi è subito venuto alla mente il film con Alberto Sordi, IL VIGILE.... anche il nostro Albertone nazionale, uomo irreprensibile e incorruttibile, viene incastrato dai potenti di turno con fatti della sua vita privata che lo costringono a mettersi il bavaglio e anche la benda sugli occhi.... anche se nel finale il "fato" gli da una piccola mano: occhio ai detrattori.
Solitamente non mitizzo le persone neppure quelle che apprezzo maggiormente ma la cattiveria che sento nei confronti del nostro giornalista istintivamente mi porta ad essere solidale con lui che viene regolarmente attaccato sia da destra che da sinistra...da sinistra - forse - con maggior livore.
Mah! staremo a vedere.
Ciao stefano

martedì 13 maggio 2008

notizie discutibili su cui discutere /1





Angelo Panebianco sul corriere: "....se berlusconi non fosse esistito la sinistra l'avrebbe dovuto inventare per celare il vuoto ideologico lasciato dalla fine del comunismo".
Il vuoto ideologico sicuramente c'è stato e c'è tuttora ma definire l'antiberlusconismo solamente un'idea fissa della sinistra, l'uomo nero da annientare, mi sembra davvero una sciocchezza. Per quanto mi riguarda Berlusconi rappresenta - da vent'anni almeno - un modello di società che non condivido in nessuna delle sue forme perciò lo contesto e inviterei il caro giornalista a pensare che dietro i partiti, che sempre meno rappresentano i cittadini, ci sono persone in carne e ossa che scelgono e votano con la speranza di una società che si avvicini il più possibile alle loro concezioni e che essere contro chi è distante anni luce da queste loro idee non è solamente una questione di pancia (..."gli antiberlusconiani si rivolgono alla pancia dei loro militanti..") ma al contrario frutto di un pensiero ben preciso. Alla pancia del popolo solitamente parlano i demagoghi e non occorre essere dei geni per capire che parte stiano - vedi temi come sicurezza, tasse, ici ecc.ecc

p.s. sarei fra l'altro curioso di conoscere quale pensiero così moderno di società sia rappresentato dalle nostre destre?

Due o tre giorni fa sulle pagine del resto del carlino, nella rubrica "lettere dei lettori" in primo piano ben evidenziata vi era uno scritto di un lettore dal titolo
"UN ITALIANO SU TRE E' CONTRARIO ALLE MOSCHEE" ne seguiva uno sfogo alquanto accorato ma discutibile - almeno secondo me - ma il punto non è questo: soffermiamoci un istante sul titolo che a mio parere risulta fuorviante perché se si ragiona un "pochino" ci si rende conto ad onor del vero che il titolo corretto avrebbe dovuto essere: " DUE ITALIANI SU TRE SONO FAVOREVOLI ALLE MOSCHEE ". Suona diversamente non pensate?

Un abbraccio
Stefano

venerdì 9 maggio 2008

"Ops... sono tornato!"


Eccomi qua tornato nella vecchia Italia con la speranza - vana - di qualche cambiamento - in meglio naturalmente - ma appena arrivato a Milano ho capito
di essere a casa. Piccolo esempio: a Berlino normalmente chi chiede l'elemosina ti chiede gentilmente se gli puoi dare una monetina da 10 0 20 centesimi a Milano dopo appena 5 minuti dall'arrivo in stazione mi si avvicina un ragazzo per niente affranto: " scusi lei parla italiano?"
faccio si con la testa " no perché sa non vorrei romperle i coglioni ma grazie a due "cari" zingarelli sono costretto per la prima volta nella mia vita - se voglio tornare a casa - a chiedere l'elemosina perciò se lei....lo so, nessuno avrebbe bevuto la sua storia e neppure io ma ero stanco e poi son fatto così perciò frugo nella tasca e ne estraggo una moneta che gli allungo, lui guarda il soldo e senza ringraziare si gira e se ne va quasi incazzato bofonchiando: "che cazzo ci faccio con 50 cent?"
Bentornato in Italia Stefano! sono