
Anche quest'anno, come ogni anno ci è toccato decidere e - come spesso accade - prendere una decisione, scegliere tra due opzioni, comporta uno sforzo notevole soprattutto per esseri mutevoli quali noi siamo.
Scelta ben più ardua - la nostra - rispetto a quella del biondo Amleto.
Qui non si tratta di un semplice "essere o non essere" qua si deve risolvere l'annoso dilemma: L'albero di natale lo prendiamo vero o fasullo... di plastica made in china o naturale made in serra?
Ogni volta le stesse interminabili sfibranti e inutili argomentazioni per perorare la propria scelta:
- ma dopo muore...
- non è detto, comunque finto è davvero triste, come il toupet del premier...
- degli ultimi tre se n'è salvato uno solo e poi dopo, dove lo piantiamo
- beh! neanche malvagia come statistica, ma poi non eri tu che odiavi i fiori di plastica?
- sì, ma come si fa a far morire un albero per una semplice tradizione
- non è mica un tacchino, un agnello... santo cielo, è un alberello, li coltivano apposta! e poi finto costa anche di più...
- è vero però ti dura una vita...
- sì ma per costruirlo, spreco di energia, risorse naturali, petrolio...
- posti di lavoro...
Così all'infinito.
Ma questa volta Cinzia si è imposta e a noi tre maschietti non è restato che abdicare.
Siamo andati all'ipercoop e abbiamo acquistato uno alberello cinese non troppo caro e non troppo orrido alto circa 150cm. A guardarlo bene non sembrava più finto delle labbra delle nostre soubrette, sicuramente più sobrio e molto più credibile.
Arrivati a casa dopo aver aperto - curioso - l'imballaggio, la sorpresa.
Dentro la scatola ho trovato una quantità incredibile di pezzi raggruppati in piccoli mazzetti, ognuno distinto da una lettera dell'alfabeto.
Un vero kit di montaggio.
Ho dovuto praticamente costruirlo ramo per ramo... mancavano solo le pigne e uno scoiattolo e sarebbe stato perfetto.
45 minuti mi ci sono voluti ma devo dire che il risultato è stato più che soddisfacente.
Mi pareva quasi di sentire l'odore acre di sottobosco e ho addirittura spostato qualche ramo basso con la speranza di scorgere la castana testolina di un boleto.
Cinzia con la sua proverbiale grazia ha completato l'opera addobbandolo con molta sobrietà e altrettanto gusto.
Anche ciccio ( il gatto) ha gradito.
p.s. e il vostro come sarà, vero o falso? that is the question...
Se vi va raccontate il perché delle vostre scelte e magari confessate pubblicamente in quali circostanze avete preferito il posticcio all'originale.
stefano