mercoledì 24 maggio 2017

Appunti di viaggio


- Buonasera, posso controllare i vostri biglietti?
tre persone occupano i quattro posti a disposizione, il resto borse e sacchetti
Mentre mi porge il suo documento di viaggio un signore corpulento mi chiede con tono che non ammette repliche di fare qualcosa per la temperatura.
Il riscaldamento mi pare sufficientemente funzionante anche se l’aria fresca che esce dal bocchettone proprio sopra alla mia nuca è davvero fastidioso.
Con la dovuta professionalità cerco di spiegare il funzionamento dell’impianto ma vengo bruscamente interrotto dal tizio
- Guardi che non ha capito, QUA SI MUORE DAL CALDO!
- Ah, mi scusi ho frainteso… perché vede proprio qua sopra esce aria fredda e ho pensato che le desse fastidio
- Ma quale aria fredda! mi interrompe - Il fatto è che lei è talmente accaldato che anche il minimo spiffero le sembra gelido
Avrei potuto rispondergli che quella sensazione l’ avrebbe dovuta provare anche lui visto che stava, a suo dire, soffocando ma lascio correre
La signora di fronte a lui
- E poi dopo uno esce e si ammala!
- Già, ne so qualcosa di escursioni termiche visto che faccio continuamente dentro e fuori - dico abbozzando un sorriso ma nei loro volti nessuna empatia
- Comunque ora guardo se posso abbassare un poco…signora il suo biglietto, l’ho già controllato? chiedo all’altra signora seduta accanto al nostro “caloroso” amico
- Ma sì, me lo ha appena visto, lo vuol vedere un’altra volta? - risponde a dir poco scocciata. Nei suoi occhi scorgo due piccole fiammelle che contrastano con il gelo che esce dalla sua bocca.
Ora, lo sappiamo bene che in ognuno di noi convivono diverse personalità, una più amabile, un’altra perfida poi c’è quella imposta dal vivere in società, quella che ci impedisce di scannarci l’un l’altro; diciamo che la differenza fra un carattere ed un altro è solo una questione di percentuali.
Se avessi liberato la mia parte diabolica avrei conficcato senza esitazione due dita negli i occhietti infuocati di quella simpatica donna e girandomi verso l’amabile cagacazzo, con la voce di Beetlejuice, gli avrei detto - Senti Ciccionazzo, mangia un po’ meno e togliti quella cazzo di giacca se hai caldo, senti qualcun altro lamentarsi? Non è che se il tuo capo ti ha rotto le palle sul lavoro poi ti devi sentire autorizzato a fracassarle a tutti noi!
Mentre quella gentile probabilmente avrebbe spostato le borse e i sacchetti, si sarebbe seduto fra di loro e con un sorriso angelico, quasi abbracciandoli avrebbe chiesto
- Cosa c’è che non va? Lo so la vita è difficile ma proviamo a rilassarci, la giornata è finita, prendiamo un libro, guardiamo fuori dal finestrino il mutare del paesaggio o semplicemente sorridiamo ai nostri compagni di viaggio… tra poco arriverete a casa e potrete gustarvi un buon pasto mentre quel povero cristo del capotreno si dovrà accontentare di qualche noce ed un arancio che si è portato da casa perché il suo turno finirà circa a mezzanotte…
Naturalmente quella professionale ha preso il sopravvento
- No, mi scusi signora, non occorre…sa comincio a perdere dei colpi. Ora vado a vedere cosa posso fare, magari abbasso un poco.
Risposta delle due care donne
- Tanto oramai siamo arrivate!
Torno dopo aver abbassato di un grado e lo dico al signore - ci vorrà qualche minuto- ma lui sostiene di sentirsi già meglio…già, metà delle persone è scesa e lui ora è solo; che abbia inciso?
Passo nell’altra carrozza
Buonasera Posso controllare i vostri biglietti?
Giunto a metà della vettura
- Senta non si può far niente per questa aria fredda, potrebbe alzare il riscaldamento
Questa volta ho capito bene
- Guardi signora, lei è proprio sotto il bocchettone e bla bla bla bla
- Sì, sì, poi uno si ammala!
- Senta, accetti il mio consiglio, si sposti in quel posto libero e vedrà che si troverà bene…il suo sguardo pare denso di scetticismo - Mi creda!
Lei mi guarda ma non apre bocca. Proseguo con il mio lavoro.
Arrivato in fondo mi accorgo che la signora non si è mossa.
Entro nell’intercomunicante ma prima di passare nell’altra carrozza, tiro fuori dalla borsa un tabernacolo e diversi amuleti e statuette raffiguranti le più svariate divinità, da quelle Buddiste a quelle indù e a quelle cristiane ortodosse, un poster del Mahatma Gandhi ma anche quello del Grande Lebowski che in quanto ad autocontrollo non ha rivali, e mi concedo qualche minuto di meditazione, che male non fa.

28 febbraio 2017