lunedì 3 dicembre 2007

una vecchia corderia e qualche utopia




C'è stato un tempo in cui mi divertivo a fantasticare girovagando per la città con i miei figli - davanti a una vecchia casa, un vecchio edificio, una vecchia fabbrica - dicevo ironicamente: "guardate questo un giorno sarà la nostra casa, lì ci farò il mio atelier, qui ci scapperebbe una bellissima galleria d'arte moderna, un museo, un centro culturale polivalente....."
Nonostante questo fosse per l'appunto un gioco devo ammettere che segretamente speravo che quello che era chiaramente solo il frutto della mia immaginazione in qualche maniera si realizzasse anche se a farlo sarebbe stato qualcun altro. Puntualmente però passavano gli anni e quegli splendidi edifici carichi di memoria, di storia e spesso di ottima e interessante fattura architettonica venivano sostituiti da nuove costruzioni - palazzi spesso di dubbio gusto, parcheggi, attività commerciali - e di quello che essi avevano rappresentato non vi era più traccia se non nella memoria di qualche nostalgico come me.

Ora. la stessa sorte toccherà alla vecchia corderia di Viserba?

...Questa estate mentre cenavo sul terrazzo dell'appartamento di Miriam - sta proprio davanti al muro di cinta della corderia - sbirciavo fra gli alberi per scorgere i resti soffocati dalla fitta vegetazione e da quel privilegiato osservatorio ho cominciato a sognare - non solo a occhi aperti ma anche a voce alta - di come sarebbe stato bello recuperare quelle vecchie rovine e trasformarle in uno spazio culturale dedicato all'arte, alla memoria - certo non intervenendo in maniera troppo drastica ma anzi cercando di interagire il più possibile con ogni parte residua - natura selvaggia compresa - ma come sempre accade con i sogni, la realtà piomba inevitabilmente a spezzare ogni incanto: " è inutile che fantastichi, tanto hanno già deciso di farci abitazioni e attività commerciali " disse brutalmente la mia gentile ospite.
Sveglia Stefano!

...Giorni fa Franco si lamentava del fatto che quasi nessuno degli artisti di Rimini, delle persone particolarmente sensibili a questi problemi, stava muovendo dito riguardo alla Corderia! Silenzio assoluto!
Io gli ho risposto che non era del tutto vero dato che navigando su internet avevo scovato cose molto interessanti sull'argomento...ad esempio un interessantissimo post di Maria Cristina Muccioli oppure quello di Michele Marziani altrettanto bello e puntuale...
" ...e allora? " ha risposto Franco, e noi, noi cosa facciamo?
Certo è vero che la mia, poteva sembrare una risposta un po' "pilatesca" ma non era assolutamente mia intenzione lavarmene le mani, volevo soltanto fargli presente che forse nella nostra città più che della mancanza di voci, il problema maggiore era quello di trovare orecchie e soprattutto animi disposti all'ascolto.
Credo comunque che abbia fondamentalmente ragione.
Chi ne ha la possibilità e gli strumenti deve far sentire la sua voce.
Io non so se ne sono all'altezza ma ho comunque deciso di dare il mio modesto contributo attraverso questo piccolo scritto unendomi così a tutti coloro che pretendono rispetto sia per gli uomini che per gli spazi della nostra città che rappresentano un ponte verso il nostro recentissimo passato, ultimi testimoni di ciò che siamo stati, della nostra storia e soprattutto la possibilità di non perdere definitivamente la memoria.
Qualsiasi intervento urbanistico aggressivo che non ne terrà conto sarà un ulteriore passo verso il degrado culturale che oramai ci attanaglia inesorabilmente.

P.S. Una cosa mi sembra davvero singolare: tra pochi giorni si inaugurerà "la Domus del chirurgo" in piazza Ferrari. Non trovate buffo che da una parte si cerchi - giustamente - di valorizzare un reperto architettonico di duemila anni fa e nello stesso tempo si faccia -in modo disinvolto- scempio di analoghe costruzioni che hanno la sola colpa di essere troppo recenti... stefano

.
.. Molto probabilmente al caffè letterario "Assenzio" ci sarà una serata sull'argomento, dal titolo "Scorderia".

9 commenti:

Anonimo ha detto...

Caro Stefano mi becchi sul vivo. Uno dei primi miei mondi inesplorati è stata proprio la corderia. Personalmente nè ho di più legati alla vicina via zinganara. volgarmente chiamata via cavaretta, (chiedi pure al verificatore Mauro, anche Lui di quelle parti. Purtroppo la zinganara in questi ultimi anni ha subito gli scempi del tempo, ma essendo private abitazioni dobbiamo starcene zitti. Sull'area della corderia (anni ed anni fà, quando i centri commerciali non esistevano, si vociferava volessero fare un parco), anche se tardivo non sarebbe insensato chiedere alla gente di protestare, non coterà un gran chè ma almeno ci sentiremo non feriti nella memoria??? at salut, Marco

Anonimo ha detto...

Scorderia... è un gran bel titolo!
Mi sa tanto che ormai sia già troppo tardi per evitare lo scempio. Finirà come per la Fornace Fabbri. E' già molto se riusciremo a salvaguardare qualche oggetto, per creare un piccolo museo (ma poi, alle generazioni dopo la nostra, tenendo conto anche dell'alta percentuale di nuovi cittadini provenienti dal resto del mondo, interesserà qualcosa?)...
Maria Cristina/Cristella

Anonimo ha detto...

Quel Marco a cui chiedi se sia il Marco..... ok! sono io. Per quanto riguarda la località Zinganara o peggio V. Cavaretta lì ci nacqui, e ci vissi fino al perdere della fanciullezza. Le scorribande al (mulino già abbandonato 40 anni fà) e le ricerche di un bossolo lasciato dai tedeschi nella seconda guerra erano parte delle nostre giornate. La "Fabbrica" è sempre stata dismessa, quindi per noi bambini luogo di mistero e sfide di coraggio. Se la serata a tema "scorderia" si svolgerà fammi sapere ci andrei volentieri. Macch. Marco Marchioni matricola 2872773!!

Stefano Mina "un onesto pittore riminese" ha detto...

Ciao Cristella, quello che scrivi purtroppo è vero e triste ma ancora più triste sarebbe smettere di credere che
le cose possano cambiare - Continuiamo a inseguire le nostre piccole utopie -.
..Non so se hai mai visitato il museo della miniera di Perticara - si potrebbe semplicemente copiare -
...lo so non ci sono i soldi - quelli non ci sono mai...tranne per capodanno!!?? ma si sa no, il ritorno d'immagine! e se provassimo lentamente a cambiare immagine?

...Ciao Marco, se la serata ci sarà te lo farò sicuramente sapere. A presto.

Anonimo ha detto...

Stefano, ho aggiornato oggi il mio blog con un altro post sulla Scorderia. Oltre a questo tuo post, segnalo una bella presentazione fotografica messa su Youtube da due viserbesi. Ciao!
Cristella

Anonimo ha detto...

Ragazzi date retta a me! La corderia è un postaccio pieno di serpenti velenosi, scopioni e pidocchi preistorici. Per questo non si sente mai parlare di uno che ci va a fare un giro e poi torna a raccontarcelo. Quando sarà demolita... la città avrà un futuro più roseo. Mi ha detto un assessore, poi, che ci hanno visto dentro pure i fantasmi. E voi vorreste tenere in piedi una sozzeria simile?

Stefano Mina "un onesto pittore riminese" ha detto...

Hai ragione i ricordi a volte sono come fantasmi e ho proprio la sensazione che oggi ce ne vogliamo sbarazzare un po' tutti!

P.S. Per i rettili e i pidocchi, non c'è problema li porteremo al Museo ma per i Fantasmi ti sarei grato se tu mi lasciassi l'indirizzo così li mando a casa tua - e dell'assessore -
d'accordo!
...ah! per tranquillizzarti, se vai su:http://it.youtube.com/watch?v=tXIaws7i5kg vedrai che qualcuno c'è andato ed è tornato sano e salvo! Ciao

Anonimo ha detto...

Ciao Stefano, immagino tu sappia che dopo 18 lunghi anni sia stata finalmente inaugurata la "Domus del Chirurgo" nel pieno centro di Rimini. Per fortuna non tutto è dimenticato o distrutto. Ci sono state tantissime polemiche sul lavoro e sulle scelte (vedi quella di abbattere quei meravigliosi ed enormi alberi troppo vicini alla Domus) ma adesso tutto sommato il risultato mi sembra bellissimo ed interessantissimo.
Cosa ne pensi? Questo il link da visionare per primo se vuoi e ne troverai collegati almeno altri 3. Ciao MSL. http://www.youtube.com/watch?v=5twutiBBnkc

Stefano Mina "un onesto pittore riminese" ha detto...

Per anonimo: "...ne penso tutto il bene possibile ma questo non vuol dire che non si possa fare di più.
Alcuni giorni fa Vittorio D'Augusta - complimenti per il Sigismondo d'oro - sul corriere di Rimini si lamentava dell'incapacità della classe politica di leggere in chiave post moderna -allacciandosi all'arte contemporanea - lo sviluppo della nostra città... credo che il punto sia proprio quello di non riuscire a far convivere il moderno con la tradizione, di scegliere la strada del recupero anziché quella del nuovo a ogni costo.
...Ho visto con interesse il filmato e vorrei allacciarmi alla frase conclusiva dell'assessore Pivato:"Guardi assessore, anch'io sono convintissimo che la città e i suoi cittadini abbiano desiderio di cultura...il problema è che gliene viene data con il contagocce e che le scelte dell'amministrazione spesso vadano in tutt'altra direzione...almeno questa è la mia percezione.Ciao