Ma che diamine, neanche un briciolo di solidarietà per il pre - pensionato De Mita che a neanche 80 anni si vede costretto, per non interrompere una carriera appena avviata, a passare con chi fino a ieri era considerato un avversario, perché come tutti sanno, quello che conta davvero in politica,è il rispetto verso se stessi poi -forse - verso gli altri.
Questo è quel che si dice vero senso del dovere, mica come quei muratori, meccanici, infermieri, postini,operatori ecologici ecc. ecc. che se ne vogliono andare a poltrire
dopo appena 40 anni di lavoro.
E che dire dell'eleganza dimostrata al momento del congedo dai vecchi compagni,pardon, amici:
"Sono entrato nel Pd nonostante le molte perplessità. Adesso divento vittima di criteri di selezione della classe dirigente fondati sull'età e non sull'intelligenza politica. Per questo ritengo di non poter più partecipare ad un progetto che giudico inconsistente perchè fonda la sua prospettiva più sul desiderio che sulla realtà"...
"Per questo motivo - conclude De Mita - non sarò più con voi ma contro di voi".
Una domanda - davvero ingenua e forse un tantino ignobile - mi sorge spontanea: - ma se lo avessero messo in lista, il nostro caro onorevole avrebbe fatto le stesse riflessioni sul progetto PD?
La risposta a cotanta malafede arriva immediata:
"come il poeta spagnolo che morirà con la chitarra in mano, io quando morirò farò l'ultimo comizio elettorale"....a Porta a Porta?
Non è un immagine commovente??!!
Forse non sa il nostro caro on. che ci sono persone di 50 anni che hanno perso il lavoro e sono costretti a elemosinare uno straccio di occupazione, non perché il lavoro nobiliti l'uomo o per una sorta di gratificazione personale ma soltanto perché
si fa fatica ad arrivare alla fine del mese o perché si ha un mutuo da pagare o i figli da mandare all'università ecc. ecc. e che forse - loro - ci muoiono davvero sul lavoro, pur non desiderandolo affatto!
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