Era uno strano cucciolo di fiore,
distratto il fioraio se ne accorse
era l’imbrunire e le mamme rose
andavano a dormire, con una nuova
ruga nel cuore rosso.
Era una strana rosa, già tre volte
Il mattino l’aveva sorpresa in vetrina
Pallida di rugiada di città: tardava
ad esser rosa, distratto il fioraio
s’ accorse che pensava, perché
l’aveva vista pensare al suo sbocciare.
Era uno strano fiore, così per giorni e
giorni sempre un bocciolo, lui
distrattamente se ne innamorò,
lo videro passeggiare, lui, il fioraio,
con quella rosa in braccio.
E così, per giorni e giorni e notti insonni
A raccontare a lei di prati verdi e boschi
Alpini. La rosa poi morì, senza pudore
e senza aver potuto dire: io sono un fiore!
francesco di domenico 1970
la pétite mort
un lago di fuoco dentro
attendo le tue mani
sulle sue sponde morbide
e la tua bocca a suggerlo
mozzandomi il respiro.
una e mille volte ancora
voglio bere il tuo veleno
chè di piccola morte mi uccidi
donandomi vita.
anonimo/a
Poeti che qui state
se al distico voi date
valore ed importanza
non faccio rimostranza
e colgo l’occasione
d’andare anche a lezione
per farvi accontentar…
Antiloco ne scrisse
pare che s’accanisse
contro i corrotti viri
autori di raggiri.
Ma a nulla ciò è bastato
d’allor nulla è cambiato
e ancora noi sperar…
madonna sol d’istinto
ha il calamo suo intinto
se buono è il risultato
lo deve solo al fato
avere nel cervello
canzone e ritornello
e quindi poetar.
Amici lo sapete
e quindi le darete
come già nel passato
il merito e l’afflato:
lei gusta la tenzone
non se ne sta al verone
silente a ricamar…
Cristina Bove
ODE AL VINO
Vino che allieti la tavola
esaltando i sapori,
vino che doni vigore, vino
che offuschi la mente,
vino di pace e convivi, vino
di risse e coltelli,
vino di libagioni, di rituali
sacri, di miracoli,
vino di santità,
vino di peccato,
vino degli amanti, per accendergli
il sangue,
vino per chi è solo, a scacciare
i fantasmi,
vino che somigli al nettare
degli dei,
vino dei vincitori, a celebrare
il trionfo,
vino dei banchetti funebri
per riaffermare la vita,
vino di vendemmie festanti,
di fumi inebrianti,
vino prezioso, d’incantamenti
e delizie,
vino che porti fortuna anche
quando ti versi
e rinsaldi amicizie nel calice
levato nei brindisi,
vino degli anni verdi, vino
degli anni stanchi,
vino che esorcizzi la morte
nel bicchiere del vecchio.
maria rosaria luongo
Il sogno
Silenziose
gocce di nebbia
scivolano
sui miei pensieri già stanchi,
sulla mattina ancora buia,
su questa calma impalpabile
e cadono
sul mio viso assonnato,
sulle luci dei lampioni accesi,
sulle foglie ingiallite.
Ed io ciondolando sul viale
ascolto solo lo strisciare dei miei passi,
ascolto solo il battito del mio cuore
mentre riaccarezzo il sogno
che disperde e dipana l'inafferrabile
respiro della mia esistenza...
Una vecchia scuola,
un'aula grigia,
venticinque ragazzi diranno
che ho sognato vivendo.
vincenzo giorgetti
cartolinedistagione.com
Estate
Una biscia che striscia
Sul greto rugoso del fiume
Fra canne che cantano
Una musica secca.
Inverno
Odore freddo di neve
Cade sul dissonante rumore
Di autostrade salate.
Primavera
Bisbigli verdi di vento
Su tenere foglie neonate
Del soffice prato.
Autunno
Walzer di nebbie
Si alzano lenti
Fra alberi spogli
Dal sapor di abbandono.
milvia comastri
Nulla di diverso
non vorrei esser altro
che ciò che sono:
sciocca goccia di pioggia
nel noioso pomeriggio
d'agosto.
Lavare un foglia
dissetare un filo d'erba
spegnere la polvere
nell'aridità del terreno.
Luce sull'opaco della tegola,
sorriso sulle labbra
di un bambino,
serenità nel cuore
di chi mi cercava.
Un plin nella ciotola del cane
un pof sulla vecchia grondaia
un toc sul vecchio legno
e un paf nella pozza sul prato.
Solo questo vorrei essere:
plin pof toc e paf.
Nulla di diverso da ciò che sono.
morena fanti
Nuvole
Sono grappoli d’uva quelle nuvole
segnano svolazzi nella mente cava.
Frugo nel pantano
cercando il senso
delle nostre vite audaci
ma nella spelonca livida
solo il candore del ricordo
resta.
Corpetti inamidati
e lenze mai scagliate
annaspano
come coperte d’amore atavico.
E nostalgia.
ketti martino
dado ama dada
scritte sui muri
graffi di cuore
sulle lavagne delle popolari
sillabe straziate
accenti uccisi
letture notturne abbagliate a sprazzi
infamie ai potenti
lodi agli onesti
e là in mezzo
a un profumo verde d'erba tagliata
un fiore salvato
per essere letto
lettera d'amore
d'una sola frase
dado ama dada
destinatario e mittene
e sotto per sempre
vincenzo celli
Fanciullino, tenero bambino,
con l'arco proteso
sottendi un tiro mancino.
Nascosto, furtivo
mai sei stato cattivo.
Dei forti più forte
promuovi la pace
dischiudi le porte.
Le tue profonde ferite
suggellano baci.
Quando arriva l'amore
il tuo volo è compiuto.
Sorridi, furbetto.
Un battito d'ali
il tuo solo clamore
quel che rimane è solo
il battito del cuore.
eventounico 1973(9 anni)
Simbiosi
Sopra la collina,
unico bozzo nell’immensa piana
un albero.
Ai suoi piedi,
un uomo sdraiato, immobile;
a vederlo da lontano
sembra una grossa radice
fuoriuscita con forza dall’arido terreno,
tentacolo indurito dal tempo.
Il suo sguardo insegue
piccoli batuffoli eterei.
Il sole trafigge con i suoi raggi
la folta chioma dell’albero
insinuandosi
fra la moltitudine di piccole foglie.
Minuscole macchie scure sul suo volto
si muovono
al flebile alito di vento.
stefano mina, 1995
19 commenti:
Belle, praticamenmte tutte. Alcune sorprendenti: si parte da un didò melanconico (come sono in realtà tutti i veri umoristi)per arrivare a uno Stefano che dipinge anche in versi, attraverso tutti gli altri, compresa una Cristina che si destreggia fuori dai suoi canoni usuali anche in stile aulico. Ma fra tutti prediligo i versi di Morena: i suoi plin, pof, toc, paf li ho trovati perfetti: parole che si fanno suoni. Suoni che toccano il cuore e si fanno emozioni.
Clap hands
Anonimo ma Carloesse
Grazie Carlo, condivido anch'io la tua analisi
tutte veramente belle... invidio i poeti.Mi ha colpito molto (forse perché breve e... anonima)La pétite mort
ciao,da Cristella
ciao cristella, mi fa piacere vedere che qualcuno comincia ad esprimere le proprie preferenze... siamo ancora senza giuria
stefano
Il Sogno e La pétit mort.
se proprio devo scegliere... le ho rilette tutte e queste due scorrono secondo il mio sentire di questo momento. forse è il ritmo, forse la malinconia. 'nzomma, non potendole votare tutte, indico queste.
bye bye a tutti!
per adesso abbiamo solamente il voto di Cristina Muccioli che ha scelto la poesia "il sogno" di Vincenzo Giorgetti e " la petite mort" di anonimo/a, aspettiamo con ansia il voto della giurata Laura e quello di Enrico, poi vedremo come procedere... credo di essermi incartato... didò, dove sei?
stefano
Io voto in prima istanza questa di Dido': bellissima!
Ho discusso con Stefano via email non poco "contestando" la sua decisione di inserirmi in una sorta di giuria che "valuti" delle poesie. Io che parlo di poesia è come Luxuria che parla di gnocca. Che ne sappiamo? Stefano dice che comunque quello che conta è la suggestione e l'impatto che se ne riceve. Allora, nessuno me ne voglia, contro di me hanno impattato bene la poesia di Morena Fanti e "petit mort" dell'anonimo.
Ma, davvero, complimenti a tutti con un po' di invidia.
ENRICO GREGORI
ringrazio i nostri tre giurati e chiedo scusa pubblicamente a enrico per la mia prepotenza; potrei addossare la colpa al mio segretario didò (il suo pseudonimo è card. richelieu, perché ama tramare nell'ombra :-), ma da vero uomo mi assumo tutte le responsabilità e procedo con il riepilogare le preferenze espresse e di conseguenza incoronare il vincitore.
maria cristina: il sogno (v. giorgetti)
la petite morte ( anonimo/a)
laura: simbiosi (s.mina)
senza titolo (f. di domenico)
enrico: nulla di diverso ( m. fanti)
la petite morte ( anonimo/a)
come responsabile del concorso dichiaro chiuse le votazioni e proclamo vincitore/vincitrice del 1° concorso di "poesia nella stanza"
la petite mort di anonimo/anonima che ora che ha vinto spero si mostri (altrimenti come facciamo a consegnargli/le il premio:-))
secondi a pari merito: morena fanti, v. giorgetti, francesco didomenico e s. mina ( grazie laura)
ringrazio naturalmente tutti i partecipanti e non per aver giocato con me qua nella stanza
stefano
rapido ed efficace, ecco. e che l'anonimo/a si mostri...se vuole
enrico gregori
l'anonimo/a non è più tale; signore e signori, the winner is... rumble rumble... GEA!!!
Stefano,
ma hai avuto l'autorizzazione della Sorvegliante tedesca Fraulein Polonio per svelarla?
Io non l'ho fatto perchè minacciò di mettermi le palle su di un ceppo,ergo i testicoli sul ceppo adesso sono tuoi!
Comunque sapevo già come andava a finire:la rabbia degli innocenti si fa spesso poesia.
Lunga vita a Gea Polonio.
Francesco, non l'avrei mai fatto senza autorizzazione; sono della vecchia guardia, io :-)
ciao fratello
stefano
sorprendente :-)
qui si manca un po' e vedi che succede. e sono pure stata nominata.
ma pensa.
grazie a chi ha accolto i miei suoni.
è uscita proprio una bella raccolta.
farei un appunto a vincenzo: con tutti i testi che hai (quei famosi 140 o giù di lì) hai fatto una scelta molto 'strana' se posso dirlo :-)
(posso dirlo?)
bravi a tutti
Tu Morena puoi dire tutto quello che vuoi :)
Si parlava di testi giovanili e questo testo è uno dei primi che ho scritto ed è più una filastrocca
che una poesia.
Credo che una scuola di canto Bologna ne abbia fatto un ritornello per una composizione del coro :)
ma non ho indagato abbastanza: non mi hanno mai mandato il file audio dell'esecuzione:)
Comunque volevo fare i complimenti a tutti per i testi!
ciao Stefano!
vincenzo
@ vincenzo
e, ovvio, non era una critica al testo la mia. voglio dire, non ci sono tue poesie che si possano definire 'non interessanti' o 'non valide', lo sai.
ma alcune sono moooolto più valide di altre. all'incirca una sessantina o anche più :-)
@ Morena :D grazie.
vincenzo
quello che stavo cercando, grazie
molto intiresno, grazie
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