domenica 6 giugno 2010

cose che capitano


sono andato in bicicletta al mercatino dell'usato di Santarcangelo; ho gironzolato per un po' fra vecchi volumi e mobili tarlati ma visto che nel portafoglio avevo poco denaro (capita spesso) mi sono accontentato di un buon caffè.
Poi non potendomi permettere l'antico ho deciso di spendere qualche euro in qualcosa di molto più "fresco" e così mi sono fermato ad un banco di frutta e verdura catturato dalla simpatia della giovane venditrice con cappello di paglia e fiori secchi.
" non le posso dire che sono dolcissime, direi una bugia ma per togliersi una voglia vanno benissimo"
Non so a che cosa si riferisse, alle fragole, alle ciliegie, alle pesche ma questa sua sincerità mi ha accalappiato e così mi sono messo in fila anche se proprio di fila non si trattava visto che gli avventori circondavano interamente il bancone; così appena ho trovato un varco mi sono inserito anch'io nella catena. Come spesso mi accade molte anziane signore, con la faccia di bronzo che le contraddistingue mi son passate avanti " guardi ho solo queste ciliegie, le metto qua" Quando siamo rimasti solamente in due la mia antagonista mi guarda e retoricamente mi domanda " tocca a me, no?" le rispondo" prego, non si preoccupi per me, se resto per ultimo sarò certo di non essere passato avanti a nessuno, cosa che ha appena fatto in modo assolutamente disinvolto quella vecchietta che se ne va soddisfatta. Allora un po' meno spavalda lei mi dice " forse allora l'ho fatto anch'io..." le sorrido e le faccio cenno che davvero non importa.
" Il signore è un vero gentiluomo e poi, "dulcis in fundo" dice sorridendo la gentile e cordiale fruttivendola"
"Grazie"
Quando finalmente tocca a me le porgo le ciliegie e due vaschette ricolme di fragole e poi le chiedo di pesarmi tre o quattro cetrioli di cui le avevo sentito parlare sapientemente con termini alquanto lusinghieri, insomma la brava venditrice era stata convincente:
" buona scelta, questo è un cetriolo digeribile, specialità di mio marito... sa, quando ci sono le signore meglio dirlo piano, potrei avere dei problemi " mi dice sorridendo con un pizzico di malizia " immagino la fila" le rispondo a mia volta.

Sono queste le situazioni che amo di più, questi momenti apparentemente insignificanti che accarezzano l'anima, questi istanti che il nostro vivere spesso di corsa ci impedisce di cogliere e di godere, questi frammenti di varia umanità.

Buon giorno a voi

6 commenti:

Anonimo ha detto...

chissà perchè, ma questo racconto,
lo sento molto vicino!
Lo dico sempre che nei mercati e mercatini c'è un clima particolare :)
ciao, vincenzo

stefano mina ha detto...

ciao Vincenzo, esistono piccole cose degne di essere colte un po' ovunque... il problema è che spesso ci concentriamo solo sulle cose più eclatanti ma ancora più spesso non ci concentriamo affatto
ciao
Stefano

milvia ha detto...

Hai un modo di raccontare le cose... in punta di piedi, mi vien da dire.

Ciao!

Milvia

Stefano Mina "un onesto pittore riminese" ha detto...

Cara Milvia, per un casinaro come me è davvero un bel complimento
devo comunque dire che adoro queste storie lievi che mi fanno riconciliare con l'umanità
ciao

cristina bove ha detto...

come non farsi affascinare?... ma da te, dal tuo modo di raccontare che è di una delicatezza assoluta.
io le persone come te le amo di un sentimento forte, alato. mi mettono in pace con la mia anima e con l'anima del mondo, ecco.
grazie.
cri

Stefano Mina "un onesto pittore riminese" ha detto...

Cara Cristina, le tue parole fanno davvero bene e anche se non penso del tutto di meritarmele (dico questo senza falsa modestia) non posso che apprezzarle. Ti ringrazio tanto per la stima che hai verso di me, stima che ti assicuro è assolutamente contraccambiata
ciao!