domenica 4 dicembre 2011

visto che...

Potrei fregarmene, e infatti più o meno è quello che cerco di fare ma non sempre ci riesco. Dipingo praticamente da sempre ma la mia cosiddetta strada l'ho trovata dopo diversi anni e molti dipinti. Non è un percorso rettilineo e la fine ancora non si intravvede e spero non si intraveda mai perché il piacere della scoperta, dell'incontro fortuito o inconsciamente cercato è la cosa che più mi interessa in questo mio girovagare artistico, anche se questo mio movimento può essere simile all'incedere del bradipo. Faccio questa premessa perché vorrei si capisse che la mia pittura si nutre solamente della meraviglia dell'incontro, del piacere provato ogni volta che il pennello lascia sulla tela il suo segno di colore carico di mistero. Detto questo torniamo al motivo di questo mio scritto. Quando un pittore espone i suoi lavori si mette appunto in mostra e quello che fino a poco prima apparteneva solamente a lui entra in comunione con altre persone che a secondo della propria sensibilità, del proprio gusto personale, esprimeranno libere il loro giudizio su ciò che stanno guardando... e questo mi pare oltre che giusto pure ovvio. Quello che invece capisco meno è quando qualcuno, non sempre in buona fede, cerca di fare ad ogni costo accostamenti con altri artisti del passato più o meno recente, quasi a voler come dire"niente di nuovo, l'ha già fatto tizio.." senza lasciare minimamente trapelare quale sia in realtà la sua opinione. Solitamente questo atteggiamento è tipico degli addetti ai lavori, dei "colleghi" che hanno spesso grosse difficoltà a dire quello che realmente pensano ma preferiscono con simili affermazioni sminuire il lavoro dell'altro cercando di togliergli la patente di originalità. Ora la questione del "nuovo" nel campo artistico è piuttosto complessa e non mi interessa neppure tanto affrontarla in questo momento ma quello che invece mi irrita è che qualcuno voglia insinuare che dietro a quella che potrebbe essere una fortuita "rassomiglianza" ci sia invece una intenzionale "copiatura". La cosa buffa è che spesso le persone che si comportano in questo modo a loro volta, attraverso i loro dipinti, non lasciano davvero dubbi sulle loro "influenze" e sulla loro onestà intellettuale. Per farla breve un paio di anni fa mi è successa una cosa del genere. Un mio amico chiede ad un collega pittore la sua opinione davanti ad un mio quadro: "sì dai, sembra R.B..." Credetemi, questo R.B (grande artista americano) non lo conoscevo affatto e non aveva mai visto niente del suo lavoro e non mi sono mai ispirato a lui neppure inconsciamente, come sostiene qualcuno perciò quando ho visto recentemente una sua mostra sono rimasto davvero stupito nel vedere che in effetti c'erano davvero in alcuni dipinti diversi punti di contatto fra i suoi e i miei lavori. Non nascondo che in un primo momento la cosa mi ha fatto piacere perché in qualche modo confermava la bontà di quello che stavo facendo ma poi, successivamente, mi sono reso conto che d'ora in avanti avrei sempre dovuto fare i conti i conti con una figura piuttosto ingombrante rischiando di perdere un pizzico di naturalezza, di libertà espressiva... Ma non è neppure questa la ragione che mi ha spinto a scrivere queste poche righe. Il vero motivo è molto semplice e banale ed è questo: visto che d'ora in avanti correrò il rischio di essere considerato come colui che imita R.B. ho deciso di farlo davvero ma tranquilli, non riguardo alla pittura ma in questo modo: l'importazione grafica del mio nuovo sito web è praticamente identico al suo che ho trovato molto semplice ed intuitivo perciò onde evitare maliziose insinuazioni ho deciso di mettere le mani avanti e ammettere serenamente che sì, ho copiato il sito di R.B.

1 commento:

Stefano Mina "un onesto pittore riminese" ha detto...

una differenza tra me e R. B. c'è: i suoi dipinti hanno un valore commerciale 60 volte quello dei miei...bazzecole