domenica 27 gennaio 2013

pensieri in libertà una domenica mattina

L'ho dovuto scoprire questa mattina mentre facevo la mia solita camminata leggendolo affisso su un cartello pubblicitario, quelli ancora li leggo. Bene! penso, quando l' inaugurazione? tra parentesi "vernice" mi fa cagare, il 19, IL DICIANNOVE! ma cazzo siamo il 27 e non ne ho saputo niente?! E' davvero incredibile!  Mi arrivano un sacco di cazzate per posta, per e-mail, inviti di tutti i generi ma della mostra di Vittorio niente, silenzio assoluto. Certo la colpa è anche mia visto che i giornali locali li leggo raramente, anche quelli nazionali per la verità, apro un'altra parentesi- d'altra parte basterebbe ripassare a mente quelli di qualche anno fa, gli attori sono gli stessi e pure le inutili battute di quel ignobile copione non sono mutate- chiusa parentesi e poi c'è da aggiungere  che sono davvero sparito dalla circolazione, non solo per una mia pur legittima scelta ma soprattutto per mancanza di tempo; quel tempo che ci appartiene ma che in molti ci vorrebbero rubare, quel tempo troppo prezioso per essere disperso come polvere al vento e allora quel -poco- tempo che ci rimane, dopo che il "dovere" se ne è trattenuto gran parte, pretende di essere ben speso e ti costringe a fare inevitabili scelte e le mie probabilmente non hanno tenuto conto del fatto che per non finire nel luogo degli "scordati" è dannatissimamente  importante ESSERCI. Eh già caro Nanni "mi si nota di più se ci vado e sto in disparte oppure se non ci vado?" Se non ci vai non esisti, questo è la  semplice risposta, non che sia per forza un male ma così è.  Lentamente scompari come lo sferragliare del treno sulle rotaie dopo il suo passaggio, nell'aria solo un vago ricordo, l' alone di una macchia non del tutto cassata nonostante l'abbondante uso del  tricloroetilene, ecco cosa succede se non ci vai. 
Forse qualcuno un giorno chiederà: "ma Stefano dove è finito, è un casino che non lo vedo?"   e forse qualcuno risponderà: " Mi han detto  che è andato in pensione perché vuole tentare di riprendersi quello è suo, c'è invece chi sostiene che sia andato a morire solo in qualche eremo, come un vecchio indiano perché aveva esaurito le parole,  altri sono certi  che abbia vinto la lotteria (davvero strano visto che non ha praticamente mai giocato) e che se ne sia  andato via via via via via, ma sinceramente credo  che tutto questo sia falso  e anche se non lo si vede più in giro non vi preoccupate che a lui va bene così. Se ne sta con la sua famiglia, una partita a carte condita con abbondanti chiacchiere con qualche caro amico, le solite lunghe camminate, ancora dipinge, e sinceramente questo mi lascia perplesso ma contento lui e poi  la sua inesauribile passione per il cinema, tanta musica, qualche buon libro e un po' di scrittura senza pretesa e soprattutto l'immancabile buon caffè con  Cinzia…tutto lì.

ah, dimenticavo! ogni giorno butta uno sguardo verso il mare e respira.

2 commenti:

Vincenzo celli ha detto...

non ho mai visto il mondo
ma anche lui
non ha mai visto me

Stefano Mina "un onesto pittore riminese" ha detto...

sotto elezioni la voglia di andarsene a passeggio per il mondo è tanta...ho paura che non passerà neppure dopo:-(
Ciao Vincenzo, ognuno di noi si costruisce il proprio piccolo mondo, con la porta socchiusa però