venerdì 23 dicembre 2011

la ruota si è inceppata

ieri mattina alla radio un ascoltatore accusava il sindacato di rigidità, di non pensare alla crescita perché secondo lui aveva a cuore solamente gli interessi dei propri iscritti, molti dei quali anziani e svogliati e non si preoccupava dei giovani, entusiasti e motivati e di conseguenza maggiormente produttivi(costano anche meno potrei aggiungere)che non riescono ad entrare nel mondo del lavoro. Certo un fondo di verità ci sarebbe se vivessimo nel mondo della logica e se l'ordine delle cose fosse rispettato e la ruota girasse nella giusta direzione ma sappiamo bene che non è così. Negli ultimi anni pochissimi vengono sostituiti e chi resta lavora molto di più aumentando così la produttività che a quanto pare non basta mai nonostante i continui tagli, spesso indiscriminati, compiuti da scaltrissimi manager; qualcuno la chiama ottimizzazione, per le imprese forse non certo per chi lavora o chi spera di poterlo fare. Questa non è una guerra generazionale come alcuni vorrebbero far credere perché molti di coloro che sgobbano da parecchio tempo si metterebbero tranquillamente da parte se glielo lasciassero fare ma invece qualcuno ha deciso che debbano rimanere al loro posto per ancora diversi anni, innanzitutto perché ancora troppo giovani per andare in pensione e poi perché bisogna pensare al futuro dei nostri ragazzi, che diamine. Lo so, a prima vista può sembrare una contraddizione ma se ci si riflette sopra si capisce che non è proprio così perché quelle stesse persone sono quelle che oggi stanno seriamente pensando all'abolizione del articolo 18 (per ora sono parole buttate lì, ma si sa le parole son come i semi e se le innaffi con costanza prima o poi qualcosa germoglia) naturalmente con il plauso della confindustria (se non ci fosse malafede perché così tanto interesse?) e sempre in nome dell'apertura del mondo del lavoro ai giovani (in che condizioni si troverebbero a lavorare senza le giuste tutele?).Scusate ma io ci vedo poco chiaro, sarà a causa della mia sempre più scarsa fiducia nelle istituzioni o c'è del “marcio in Danimarca”? Mi auguro vivamente di sbagliarmi ma se questo questo loro progetto andasse a buon fine le conseguenze potrebbero essere tremende perché quei lavoratori “anziani”(brutti, demotivati, malaticci ecc.) considerati tali dai loro datori di lavoro ma al contrario ritenuti troppo giovani dallo stato per andarsene in pensione potrebbero tranquillamente essere licenziati, senza giusta causa naturalmente, così sostituirebbero i figli nel limbo dei disoccupati con rispetto a loro ancora minori prospettive di trovare uno straccio di occupazione impedendogli di fatto di completare l'iter lavorativo e di conseguenza negargli la possibilità di versare quei contributi necessari per percepire una discreta pensione, una volta raggiunto il fatidico e mobile traguardo. Strano che qualcuno non abbia ancora pensato ad un bel suicidio di massa...di lavoratori naturalmente, quello sì che risolverebbe i problemi del nostro paese. p.s. mentre scrivo queste parole su un ipotetico futuro oggi centinaia di persone si trovano già senza lavoro e sono in condizioni disperate. Li vediamo in televisione abbarbicati sui tetti, arrampicati sulle gru, vediamo i loro volti e ascoltiamo la loro rabbia e nonostante la nostra partecipazione emotiva viviamo tutto questo ancora da spettatori come se la cosa fosse comunque distante da noi ma sappiamo tutti che non è così e la cosa ci spaventa perché ci sentiamo impotenti.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

So che è difficile con ciò che sta succedendo ... ma rilassati un momento!!!
Il Natale non cancella il disagio sociale, il dolore delle malattie, ma un poco lo attenua ... si un poco!
Perciò, giusto per quel giorno, datti pace e AUGURI anche a te che come "quasi tutti" vorrebbe un'Italia migliore!!!

CM

Stefano Mina "un onesto pittore riminese" ha detto...

CM, hai perfettamente ragione ma ho scritto questo pezzo semplicemente perché le "paure" di cui parlo sono le paure di molti, che si sentono spiazzati, impreparati.... comunque ti ringrazio per la visita e ricambio con piacere i tuoi Auguri