martedì 11 settembre 2007

divagazioni etno-ecologiche con moralina finale

Sono tornato a casa in autobus; era piuttosto pieno. Guardandomi attorno mi son accorto che la maggior parte dei viaggiatori erano stranieri, non turisti, ma nordafricani, bionde signore ucraine , ragazzi nigeriani e senegalesi, qualche orientale e due o tre indigeni, italiani intendo.
"L'AM (Tram) dovrebbe fare un monumento agli extracomunitari" - ho pensato - visto che se l'azienda sta ancora in piedi in parte lo deve alla loro presenza sul territorio così come per altre attività d'altronde, ma questo non è il genere di "contributo" da porre all'attenzione della comunità, meglio quelli un po' meno edificanti, altrimenti si corre il rischio della "solidarietà", e poi, questa in fondo che notizia è ? Chissenefrega se ancora qualcuno a Rimini utilizza il servizio pubblico, tanto noi di automobili ne abbiamo a "stufo", quasi lo stesso numero dei telefonini! Una Il babbo, una la mamma, una il figlio e una la sorella...questa è vera democrazia familiare! In fondo sugli Autobus ci va soltanto la povera gente, qualche signora anziana con le sue borse piene di verdura, qualche Badante..."e poi come la mettiamo con i borseggiatori- visti i soldi che girano- lì ci vanno a nozze. Noi invece usiamo molto volentieri la "macchina", che importa se ci mettiamo 5 minuti per arrivare da A a B e venti minuti per parcheggiare, se mandiamo e ci facciamo continuamente mandare a cag.. ogni dieci metri - vista l'insofferenza e l'intolleranza che vige "on the road"- fra una sinfonia di clacson e di motori.... e l'aerosol gratis, vuoi mettere??? Peccato davvero che tra un po' subentreranno quelle "fantastiche norme" per ovviare alle emissioni delle polveri sottili, quelle si che funzionano, infatti avete notato quanto poco traffico c'è nei giovedì invernali, un deserto, e che silenzio... una vera tristezza! Che "Culo" invece d'estate, di queste perfidi polveri, neanche un minimo di presenza, ma si sa a Rimini, in estate, c'è una Brezza!....Ma che facile e infida ironia-direte voi!!!.. basta un po' d'impegno. no! - trattenere il respiro per tre o quattro mesi per poi respirare a pieni polmoni, senza paura, d'inverno e il gioco è fatto!

P.S. Da Viserba a Rimini - percorrenza 5/6 chilometri - In bicicletta, 20 minuti a velocità normale, ma bisogna pedalare...in compenso però, ottima mobilità all'interno del centro storico...In Autobus, 20 minuti non si pedala ma si paga il biglietto (forse un po' caro, considerando l'andata e il ritorno..suggerimento: aumentare la durata del biglietto una volta obliterato da un'ora e mezza a tre) spostamenti successivi a piedi, non particolarmente difficoltosi vista la dimensione del nostro centro...In Macchina, 9 minuti più ricerca parcheggio, più alterazioni nervose dovute a l'istinto prevaricatore di ogni automobilista, più consumo benzina, più rischi vari, dall'incidente ai graffi accidentali o premeditati sui cofani e nelle portiere con conseguente ingrossatura di fegato e perdita di denaro ( certo se si vuole ostentare un automezzo da far crepare d'invidia il nostro prossimo allora questo val bene qualche ipotetico rischio, di cui sopra, da correre )... Gli spostamenti sono sempre da effettuarsi a piedi a meno di non parcheggiare in divieto di sosta o su qualche marciapiede davanti al luogo dove ci si deve recare. Questa è una delle pratiche più diffuse e più convenienti.
Per non deludere nessuno concluderò con questa piccola morale: "Non aspettarti niente dagli altri, comincia tu!"

Un altro p.s. Mia moglie e i miei figli temono che la mia bacchettonite stia peggiorando... detta alla riminese " steltr'an le pez! Ciao

2 commenti:

Anonimo ha detto...

La versione del mio babbo era: "E' sarà pez st'altr'an!" e la ricordo spesso, in mille occasioni.
Ui trasporti di Rimini, c'è stato un periodo, qualche anno fa, in cui andavo in ufficio (da Viserba in centro) con l'autobus numero 8. Soprattutto per due motivi: la fermata è proprio davanti a casa e utilizzavano il bus anche le mie due figlie e quindi con l'abbonamento famiglia (grande invenzione!) in tre spendevamo pochissimo... Di quel periodo ricordo con piacere che il tragitto (quando trovavo da sedermi, naturalmente)diventava l'unico momento della giornata in cui potevo leggere qualcosa, senza l'assillo delle mille altre cose che una madre-lavoratrice ha sempre da fare.

Stefano Mina "un onesto pittore riminese" ha detto...

Ciao cristella, sicuramente la tua versione è quella corretta..io ci sono andato all'inzecca!