mercoledì 9 gennaio 2008

raccolta differenziata come metafora della società

 raccolta differenziata come metafora della società

Affacciato alla finestra, osservo. Guardo i contenitori ecologici ben differenziati fra loro da diversi colori e pittogrammi e guardo gli utenti "monnezzari" pure loro così diversi mentre si accingono a questa nuova mansione ecocontemporanea - per alcuni, “ era ora" per altri, "adesso mi tocca pure perdere tempo con i rifiuti" - e ti fai un'idea del paese in cui vivi e elabori questo pensiero: da come uno butta i rifiuti  è possibile  intuirne la personalità.

Ho provato a raggruppare queste persone in tre categorie ben precise così da averne un identikit attendibile; ecco cosa ne è venuto fuori:

Lo stercorario altruista solidale: arriva con i suoi sacchetti ben divisi e sigillati, con passo deciso si avvicina ai contenitori... si ferma un istante e scuote la testa con fare sconsolato, inorridito per quello che vede attorno a se ma poi si decide a svuotare con orgoglio il proprio bottino negli appositi cassonetti “cartaorganicovetroplastica” ecco fatto! Recupera i suoi sacchetti e si accinge,fiero, a tornare alla sua abitazione… ma improvvisamente si blocca - no-proprio-non-ce-la-fa - appoggia in un angolo i suoi contenitori e comincia, deciso come un pompiere, a raccogliere cartine, carte unte, cartacce sparse per un raggio di venti metri come luridi coriandoli, plastiche varie, bottiglie, vasetti di Yogurt e - che schifo - anche qualche cottonfioc che infila prontamente in un sacchetto tirato fuori miracolosamente dalla tasca; lo svuoterà più tardi nell'apposito bidoncino grigio dell'indifferenziata! Risultato: dopo alcune ore sfinito e lercio cade svenuto sul selciato dove di lì a poco uno della sua specie, confondendolo con rifiuto organico lo sistemerà con cura nel relativo cassonetto che naturalmente è quasi sempre vuoto. I famigliari dello stercorario successivamente ne segnaleranno la scomparsa alla polizia e a " chi l'ha visto" comunicando le sue ultime parole: "se non vado io a portare l'immondizia qui affoghiamo, che poi capirai, ci vuole un attimo!

Il rinocefalo checazzomenefregaamme: Il nostro soggetto cammina sempre in maniera furtiva, come se volesse passare inosservato. Sul volto un'espressione di disgusto; ogni tanto lancia uno sguardo carico di diniego per quel sacchetto che penzola insolente all'estremità della sua mano. Il fastidio è tale che appena può lancia l'involucro nei paraggi dell'isola ecologica, solitamente a circa tre o quattro metri. Di lì a poco si formerà una sorta di “no men’s land”  difficile da superare costringendo così i più volenterosi  (fondamentale munirsi di stivali da pescatore e di scacciacani) a veri salti olimpionici o a vere e proprie escursioni fra sacchi sventrati, bucce di banana o di patate, animali dall'aspetto poco rassicurante e oggetti di forme e materiali sconosciuti. A volte capita che nell'esecuzione del suo gesto atletico il rinocefalo  colpisca - non so quanto involontariamente - un gatto di passaggio (è notoria la sua avversione verso i gatti) oppure uno stercorario impegnato nella sua opera di recupero.
Il tipico e complesso pensiero del nostro uomo è uno solo ed è questo:
"ecchecazzo! con tutti i soldi che pago di tasse" ci penseranno loro…no!!??

C'è una frase che il rinocefalo, le rare volte che si avvicina ai bidoni (probabile abbordaggio alla "signora della porta accanto”) ama pronunciare solitamente a voce alta e in maniera decisamente raffinata, dopo aver goliardicamente sbagliato la destinazione di ogni suo sacchetto, l’organico in quello della carta, plastica nell'organico, carta nella plastica e kriptonite in quello del vetro: " certo che questi della mondezza non fanno proprio un cazzo...guarda che merdaio, sembra Napoli!.
Spesso i rinocefali sono i primi a protestare per la costruzione di un inceneritore o una nuova discarica! Ne ho sentiti alcuni indignarsi al bar: ”ci vogliono seppellire nella merda, ci vogliono intossicare con le loro polveri sottili…cazzo!

La piattola cercascuse:
Questo a differenza del rinocefalo non è geneticamente stronzo ma soltanto paraculo - per usare un francesismo - e si inventa un sacco di pretesti e di scuse per non fare la raccolta differenziata...eccone alcune elencate a casaccio:
…cavolo ma qui ci vuole il libretto delle istruzioni
…chissà dove li metto tutti sti sacchi?
…e poi servirà a qualcosa tutto sto lavoro...magari portano tutto alla discarica
…ma! sarà che io non ho questa mentalità ecologica!
…ma che brutti sti contenitori
…i contenitori sono troppo vicini, senti che tanfo (grazie rinocefali)
…i contenitori sono troppo lontani! ci vorranno almeno 5 minuti per arrivarci
…i contenitori sono troppi! non riesco più a parcheggiare la macchina
…i contenitori sono pochi! (quelli leggermente meno raggiungibili, un passo in più, sono tristemente vuoti-.
…ma lo stato cosa fa?
…non ho tempo da perdere, io!  ecc. ecc.
Qualche piattola è stata vista più volte- a notte fonda o al mattino molto presto - trascinarsi appresso, con fare circospetto, enormi sacchi neri da 50 chili, caricarli a fatica in auto e sparire nell'oscurità per poi ritornare circa un'ora dopo, soddisfatta come chi ha appena evacuato, probabilmente dopo aver svuotato tutto in qualche oramai rarissimo contenitore per l'indifferenziata!
p.s. una notte un vicino ha scambiato un topo d'appartamento con una piattola (guardatevi Quark qualche volta!); il ladruncolo dopo un attimo di panico per la paura di essere stato colto nel sacco, accortosi che l'unica "nota di biasimo" che gli veniva rivolta era uno sguardo di simpatica commiserazione, ha continuato tranquillamente nel suo operato svuotando completamente l'appartamento 5/B lasciando solamente tre contenitori di rifiuti- poco differenziati, per la verità, dato che l’appartamento in questione era  di proprietà di un rinocefalo…Chissà, forse imparerà a dare la giusta importanza ai  rifiuti visto che non gli è rimasto altro!


10 commenti:

Anonimo ha detto...

Da quello che ho letto sembra che il nostro paese, la nostra gente, il nostro essere non ti si addica per niente! Questo non vuol dire che il nostro paese deve continuare ad andare avanti così, che la mentalità del "tipicamente italiano" sia da tenere così...però anche tu non sembri molto elastico nelle tue idee! Mi sembri piuttosto assolutistico, che il giusto sia solo nel "tuo pensiero"..... non fraintendermi, è da quello che scrivi che ne esce (a mio personalissimo parere) una persona che ha la visione più giusta in questa serie di discorsi.
Forse nemmeno il tuo è il modo giusto per risolvere queste problematiche come il traffico,gli edifici da rinnovare,men in red,l'immondizia...Complimenti comunque per il tuo impegno, ma mi sto stancando di leggere solo critiche e critiche....non hai niente di allegro da raccontare, qualche simpatica notizia magari letta da qualche parte da commentare allegramente??? Qualche paragrafo ironico in più??! Ma ti fa stare bene davvero affrontare solo argomenti del genere??? Esistono anche cose belle al mondo e perchè no, anche in Italia!! Liberissimo di continuare a farlo, ma una risatina ogni tanto??? Spero di non averti offeso, ciao.

Anonimo ha detto...

Accidenti Stefano, oltre ad esercitarti in musica, arti visive, ecc... mi diventi pure sarcastico-satirico!?!
Domanda alla quale devi rispondere sinceramente: il commento precedente lo hai scritto Tu?
Perchè toni e dubbi sulla possibilità dell'essere diversamente da come ci si presenta ti calza perfettamente. Ciao macch. Marco.

Stefano Mina "un onesto pittore riminese" ha detto...

Marco, va bene essere un po' confuso ma addirittura arrivare a sdoppiarmi..sarebbe il colmo... anche se ho appena letto un racconto di Stefano Benni dove il protagonista -solo più che mai- aveva acquistato 4 telefonini per chiamarsi da solo visto che non aveva amici... mi viene in mente anche un altro libro a tal proposito interessante " il sosia" di dostoevskij letto una ventina di anni fa che allora mi fece molta forse troppa impressione.. no Marco, è vero che non ricevo molte visite al mio Blog ma non sono ancora giunto a scrivermi da solo:i dubbi vanno bene ma appartengono ancora ad un'unica testa. Ciao e a presto.



Per anonimo: ciao se hai letto il commento successivo al tuo avrai capito che - altro che certezze! - Sono un forte sostenitore del dubbio come modo di vivere e cerco spesso di non prendermi troppo sul serio, così come amo il "cazzeggio" ( chi mi conosce lo sa) Il pezzo sui babbinatale e sull'immondizia mi sembravano abbastanza carichi di ironia, non trovi? Per quanto riguarda il mio paese -ti assicuro non sono esterofilo ma per dire una banalità vorrei davvero essere un cittadino del mondo -, se devo essere sincero mi sono rotto dei luoghi comuni sull'Italia simpatica e cialtrona che sa sempre cavarsela, anche perché guardandola bene di simpatico gli è rimasta davvero ben poco, di cialtronesco direi parecchio e in quanto a cavarsela- staremo a vedere -.
Per quanto riguarda le "cose belle"ti assicuro che le cerco continuamente e spesso le trovo.
Non sono "naturalmente pessimista" ma questo non vuol dire che io non debba guardarmi attorno in maniera anche critica ( utilissimo per crescere lo spirito critico) e avere opinioni anche negative riguardanti la società in cui vivo. Non credi? anche perché spesso i comportamenti altrui influiscono sulla nostra vita.
Non ti preoccupare, non mi hai per niente offeso anzi!... è anche per questo che ho aperto un blog : per avere uno scambio di opinioni altrimenti sarebbe pura "masturbazione". Ciao

Anonimo ha detto...

Ehi Stè, visitato tuo sito dove ho trovato alcune delle tue opere. Sai già cosa ne penso, mi piacciono e mi trasmettono belle sensazioni! Spero che chi ancora non ha avuto la possibilità di vederne dal vivo, gradisca in questo modo "assaporare" in parte qualcosa di te e che magari approfitti di vederne, di conseguenza, in mostra se ne ha la possibilità. Sul sito non ho trovato nulla che parli della tua prossima mostra di Marzo, perchè non darne notizia direttamente lì? Un bacio al nostro "cazzeggiatore impegnato". Lucy

Stefano Mina "un onesto pittore riminese" ha detto...

Grazie della visita e delle belle parole Lucia. Per quanto riguarda la prossima mostra pensavo di inserire le foto delle opere che andranno in esposizione dopo l'inaugurazione per non rovinare la sorpresa. Le informazioni riguardanti data e luogo saranno tempestivamente comunicate. grazie ancora per l'attenzione Lucia. Ciao
link per il mio sito: in alto a destra del blog

Anonimo ha detto...

La piattola cercascusa, quando carica il sacco nero in auto, spesso lo porta nei cassonetti davanti a casa mia. Notte o giorno, non cambia nulla, nessuna vergogna ("Siamo o no su pubblica strada?". Il fatto è che lo butta nel contenitore blu della carta anche se è pieno di robacce miste, vanificando così il riciclo che ho curato personalmente separando con pignoleria i "miei" scarti. E se ci fosse un controllo, la multa a chi andrebbe? A me, naturalmente, non certo alla piattola, che torna a casa sua tranquillo. Questo mi fa davvero rabbia!

Stefano Mina "un onesto pittore riminese" ha detto...

...non pensavo arrivasse a tanto visto che di bidoni per "l'indifferenziata" ce ne sono ancora tanti in giro! più che di una piattola credo si tratti di un gran figlio di coyote.
Comunque teniamo duro - anche a costo di passare da "cocali"- vedrai che prima o poi le cose cambieranno.Ciao Cristina

Galatea ha detto...

Questi ritrattini sono centratissimi! Ci sarebbero forse un altro paio di categorie, tipo il leghista-si-tengano-la-loro-spazzatura-al-sud
e la signora sono-troppo-vecchia-per.queste-cose... ma forse sono diffusi solo qui nel Nordest.
Ciao, Stefano, piacere di conoscerti.
Galatea
http://ilmondodigalatea.ilcannocchiale.it

Anonimo ha detto...

Andiam bene!! Ti sei lanciato pure sulla satira di costume. Ti piace bloggare, he?!

Stefano Mina "un onesto pittore riminese" ha detto...

Galatea - il piacere è reciproco -...di simpaticissimi "celoduristi", purtroppo ce ne sono diversi anche dalle mie parti! vedi:"movimento per l'autonomia della romagna". Ciao.
Stefano


Kikko perché ti stupisci... se la fanno quelli del "bagaglino"!!?? Grazie per l'orzino di questa mattina. Ciao